Le Azzurre di coach Capobianco hanno sfiorato l’impresa: recupero da –13 nel solo ultimo quarto, botta e risposta continuo, vantaggio conquistato… ma alla fine il cuore non è bastato. Italia‑Belgio, semifinale di EuroBasket Women, si chiude sul 64‑66 in favore delle campionesse in carica, dopo 40 minuti di battaglia al cardiopalma.
Crisi e riscatto: un quarto da brividi
Il match sembrava scritto: il Belgio – irrobustito dalla corazzata Meesseman e da 11 vittorie consecutive nel torneo – aveva piazzato il classico break decisivo. Eppure, le Azzurre non si sono arrese. Spinte da Zandalasini, Keys e compagne, l’Italia ha recuperato tutto il ritardo nel solo ultimo quarto, arrivando addirittura avanti. Il “Peace & Friendship Stadium” del Pireo ha tremato.
Ma il Belgio ha risposto. Un canestro e fallo cruciale, qualche pallone perso nel finale e la nazionale italiana ha dovuto masticare amaro. Il risultato parla chiaro: 64‑66, ma la prestazione ha il valore di una vittoria morale.
Il Belgio, campione in carica, ha dimostrato ancora una volta il perché della sua fama: miglior attacco del torneo (80,8 p.ti), già semifinalista imbattuta, capitanata dalla 32enne Emma Meesseman, autentica regina del torneo con 21 pt di media, 8 rimbalzi e 5,5 assist. Ad affiancarla, la regia di Allemand e il contributo di Linskens e Vanloo: una macchina da guerra.
Italia, orgoglio e talento in crescita
Nonostante la sconfitta, le Azzurre escono a testa alta. Il cammino compiuto va oltre il risultato: quarti di finale drammatici con la Turchia (76‑74 all’overtime), e semifinale dopo 30 anni come alle Olimpiadi di Tokyo 1992. Il gruppo di Capobianco ha dimostrato temperamento, equilibrio e coesione. Statistiche da non sottovalutare: tra le prime per palle perse e rimbalzi offensivi concessi.
Cecilia Zandalasini, una leader naturale, era a un soffio dai 1.000 punti in nazionale ed è già terza marcatrice azzurra nella storia degli Europei con 377, alle spalle di Pollini e Rossi.
Il bilancio storico Italia‑Belgio contava 42 precedenti, con le Azzurre in vantaggio (30‑12), ma il recente dominio belga (due vittorie nel 2017 e 2023) lasciava presagire battaglia. Un duello tra due scuole diverse: l’Italia coriacea e corale, il Belgio esplosivo e tecnico.
Cosa resta – e cosa verrà
Il sogno europeo si interrompe, ma l’orizzonte resta promettente. Le Azzurre hanno conquistato l’accesso al pre‑Mondiale (marzo 2026) e dimostrato di poter competere ai massimi livelli. Adesso, resta il match per il bronzo: con grinta e convinzione, può essere l’occasione giusta per aggiungere un’altra pagina al rilancio del basket femminile azzurro.
Più di una sconfitta: un paradigma. L’Italia ha dimostrato il suo valore contro una delle potenze europee, guadagnandosi rispetto e ammirazione. Se la semifinale è stata una lezione di storia, il futuro promette nuove battaglie. Perché queste Azzurre hanno dimostrato di saper sognare – e di poter far male – anche ai giganti.
L’Europeo non regala medaglie questa volta, ma consegna fiducia, identità e una squadra che ha imparato a lottare fino alla fine. Le basi per una rinascita sono gettate – e il Pireo ne è testimone.