
Un cambio significativo scuote il team di Jannik Sinner a pochi giorni dall’esordio a Wimbledon 2025. Il numero 1 del mondo, atteso al debutto contro Luca Nardi in un derby tutto azzurro, ha ufficializzato oggi due uscite importanti dal suo staff: non faranno più parte della squadra il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio.
Un primo segnale era arrivato già ieri, mercoledì, quando una foto postata sui social dal coach Simone Vagnozzi mostrava il gruppo al completo sul campo centrale, ma senza Panichi e Badio. Nello scatto erano presenti, oltre allo stesso Vagnozzi, anche Darren Cahill, l’osteopata Andrea Cipolla e naturalmente Sinner. L’assenza dei due collaboratori è stata oggi confermata dai fatti.
Le ragioni della separazione non sono ancora state comunicate ufficialmente. Dal team del tennista altoatesino si attende una nota che chiarisca i motivi dell’uscita dei due professionisti, entrati nella squadra nel settembre scorso. Un’operazione che all’epoca rappresentò un cambio netto nella struttura tecnica e atletica del giocatore.

Panichi e Badio erano stati scelti da Sinner dopo la rottura con Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, avvenuta in un momento delicato della carriera del tennista. Proprio in quel periodo era esploso il caso Clostebol, la sostanza dopante riscontrata in un controllo a sorpresa che portò alla squalifica di tre mesi, poi scontata fino al maggio 2025.
La decisione di affidarsi a Panichi e Badio fu allora interpretata come un segnale di rilancio e di ricerca della massima professionalità: entrambi vantano esperienze di primo livello nel circuito ATP, avendo lavorato a lungo con Novak Djokovic. Panichi aveva concluso la sua collaborazione con il serbo nel maggio 2024, mentre Badio era uscito dal suo team due anni prima.

La rottura sarebbe maturata dopo mesi di tensioni e malcontenti crescenti, culminati nella finale al Roland Garros contro Alcaraz, dove Sinner ha manifestato insoddisfazione per la propria tenuta fisica. Nonostante una prestazione straordinaria, la sensazione di essere arrivato scarico al momento decisivo ha acceso dubbi sulla preparazione ricevuta. Panichi, figura esperta ma dal carattere forte e poco incline a stare nell’ombra, e Badio, suo stretto collaboratore, sembrano pagare il prezzo di un eccessivo protagonismo all’interno di un team che Sinner pretende compatto, discreto e allineato.
La separazione appare ancora più radicale considerando che i due erano arrivati solo pochi mesi fa per sostituire i precedenti membri dello staff coinvolti nel caso Clostebol. Ma Sinner ha bisogno di silenzio e ordine intorno a sé, e alcune uscite pubbliche non autorizzate — anche nei fuorionda — avrebbero incrinato la fiducia. Il campione ha sempre affrontato i tornei importanti gestendo anche tempeste interne: dal caso doping a New York, al cambio di guida tecnica a gennaio. Ma ora l’addio a due figure centrali segna l’ennesimo scossone, proprio prima del torneo più atteso dell’anno.
A rendere più amaro il distacco, un gesto ironico ma rivelatore. Durante il torneo di Halle, pochi giorni prima della rottura, Sinner ha perso una scommessa in allenamento e ha colpito Badio con una pallata, ridendo: «Ora è il tuo turno di ingoiare un po’ di merda». Una battuta, forse, ma anche un segnale del clima teso nel team. Ora Sinner prosegue con Vagnozzi, Cahill e l’osteopata Cipolla, mentre si cercano nuovi professionisti: Wimbledon si trasforma così in una sfida non solo sportiva, ma anche personale, in una corsa sempre più solitaria ai vertici del tennis mondiale.