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“Vi voglio bene”. Quel messaggio, poi l’orrore a soli 14 anni: cos’era successo poco prima

Pubblicato: 27/06/2025 13:37

«Vi voglio bene. Non mi troverete più». Questo il contenuto del messaggio, breve e straziante che Viktoria, una ragazza di origini ucraine di 14 anni, ha inviato allo zio nella mattinata di giovedì 26 giugno. Poche ore dopo, il suo corpo senza vita è stato ritrovato ai piedi di un edificio abbandonato nell’area dell’ex Reggiani di via Legrenzi, a Bergamo. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio a carico di ignoti, una procedura necessaria per consentire indagini a tutto campo.

L’allarme è scattato intorno alle 20.30, dopo una chiamata al 112 che segnalava un possibile incidente. Sul posto sono intervenute ambulanze e automediche, ma i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso della giovane. Anna, originaria dell’Ucraina, viveva da tre anni a Ponteranica, ospite di nonna e zio, dopo essere fuggita dalla guerra. I familiari non avevano sue notizie dalla sera precedente, e giovedì non si era presentata all’esame orale di terza media.

Sono stati proprio lo zio e un cugino a ritrovare il corpo della ragazza, dopo aver pensato di cercarla nell’ex fabbrica, che frequentava da tempo. La zona, da tempo in stato di abbandono, è situata vicino alla Circonvallazione cittadina. Dopo il ritrovamento, le forze dell’ordine hanno delimitato l’area e, vista l’oscurità, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco con mezzi fotoelettrici per permettere ai tecnici della Scientifica e al pm di turno, Raffaella Latorraca, di svolgere i rilievi.

Al momento le cause della morte non sono state accertate con certezza. La ragazza sarebbe precipitata dal tetto di uno dei capannoni, da un’altezza di circa 40 metri. Accanto al punto d’impatto sono stati ritrovati effetti personali come cellulare, borsa e alcuni monili. L’autopsia, affidata al medico legale Matteo Marchesi, è stata fissata per lunedì 30 giugno presso l’ospedale Papa Giovanni XXIII.

L’ex area industriale Reggiani è da anni segnalata come luogo a rischio. Residenti e comitati di zona hanno più volte denunciato la presenza di ragazzi che salgono sui tetti per scattare foto o cercare spazi liberi. Proprio lì, nel 2023, un altro giovane era rimasto gravemente ferito dopo una caduta da un lucernario.

Solo due settimane fa, nello stesso complesso, i vigili del fuoco erano intervenuti per domare l’ennesimo incendio. L’area, grande 110 mila metri quadrati, è ormai teatro di occupazioni spontanee, vandalismi e pericolose incursioni da parte di adolescenti, senzatetto e graffitari. I controlli da parte della società di vigilanza privata incaricata dalla proprietà non sono bastati a impedirne l’accesso.

La pericolosità dell’ex Reggiani è ben nota alle autorità: nel tempo si sono verificati crolli strutturali, incidenti e persino infortuni a danno degli stessi soccorritori. Nonostante i tentativi periodici di chiusura dei varchi, gli accessi vengono puntualmente riaperti. L’area resta così facilmente accessibile, e la tragedia di Anna riporta alla luce il problema mai risolto della sicurezza negli spazi urbani abbandonati.

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