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Terrore in volo: Boeing perde quota dopo il decollo e va giù

Pubblicato: 01/07/2025 18:15

C’era chi sonnecchiava ancora, chi si stringeva alla cintura in attesa del primo caffè, chi già sfogliava un libro o scorreva messaggi sul cellulare. Nessuno dei passeggeri del volo AI 187, partito il 14 giugno da Delhi e diretto a Vienna, poteva immaginare che di lì a pochi secondi sarebbero stati catapultati nel panico. L’aereo, un Boeing 777, ha improvvisamente perso circa 274 metri di quota in fase di salita, tra allarmi di stallo, comandi d’emergenza e la voce automatica che scandiva: “Don’t sink”.

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Erano passati solo pochi minuti dal decollo dall’Aeroporto Indira Gandhi, quando l’incidente ha scatenato attimi di vero terrore. I sistemi di sicurezza del velivolo hanno rilevato una rapida discesa non programmata, attivando l’allerta di prossimità al suolo. Le condizioni meteo avverse hanno complicato ulteriormente la manovra, ma l’equipaggio è riuscito a ristabilire il controllo e a completare in sicurezza le oltre nove ore di volo fino alla capitale austriaca. Nessun ferito, ma la paura è stata reale e travolgente.

Il caso ha generato un’ondata di allarme, anche perché arriva a sole 38 ore di distanza dal tragico schianto del volo AI 171 ad Ahmedabad, in cui hanno perso la vita oltre 260 persone. Una coincidenza drammatica che accende i riflettori sulla sicurezza di Air India, la compagnia tornata sotto il controllo del gruppo Tata.

Entrambi i piloti del volo AI 187 sono stati sospesi in via precauzionale, mentre la Direzione Generale dell’Aviazione Civile indiana (DGCA) ha avviato un’indagine completa sull’episodio. I registratori di volo (CVR e FDR) sono stati acquisiti per l’analisi, mentre tra le ipotesi principali si valutano: errore umano, guasto tecnico o fenomeni atmosferici estremi.

Air India ha reso noto di aver rispettato i protocolli di sicurezza e ha ribadito, per voce del presidente Natarajan Chandrasekaran, l’impegno a “rafforzare la cultura della sicurezza e della responsabilità”. Tuttavia, i controlli straordinari già in corso dopo la tragedia di Ahmedabad avevano evidenziato criticità nella manutenzione, ritardi nelle ispezioni e violazioni dei limiti di servizio del personale.

La DGCA ha fatto sapere che, in caso di ulteriori irregolarità, non esiterà a imporre sanzioni severe, fino alla sospensione delle licenze operative. Intanto, la compagnia dovrà affrontare non solo un’inchiesta tecnica, ma anche una prova decisiva di credibilità e fiducia pubblica, mentre i passeggeri, ancora sotto shock, raccontano di un volo che avrebbe potuto trasformarsi in incubo.

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Ultimo Aggiornamento: 01/07/2025 18:16

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