
L’odore della terra bagnata ha invaso la piazza prima ancora che la pioggia la trasformasse in fango. In via Dupré, i primi ombrelli si sono aperti in silenzio, mentre il vociare dei contradaioli lasciava spazio a un’attesa tesa, come se il cielo potesse ancora cambiare idea. Poi, in un attimo, lo scroscio è diventato tempesta e la certezza si è fatta evidente: il Palio non si correrà oggi.
Una giovane barbaresca, ancora con gli stivali infangati e il fazzoletto fradicio, si è allontanata stringendo il braccio di un anziano della contrada. “Succede – ha sussurrato – il cielo comanda anche sulle cose sacre”. Intorno, le bandiere sono rimaste appese come appelli inutili al sole, e la voce degli altoparlanti ha preso il posto dei tamburi.

Allerta maltempo
La pioggia detta ancora legge in piazza del Campo a Siena. Le previsioni funeste non sono state smentite e attorno alle 15 un violento temporale ha iniziato ad abbattersi sulla città. Il tufo si è trasformato velocemente in poltiglia, di fatto rendendo inevitabile il rinvio del Palio a domani, anche se la bandiera verde ufficiale non è stata ancora esposta.
Un’abitudine ormai per la Festa senese, considerando che nel 2024 sono state rinviate entrambe le Carriere per maltempo. L’ultima volta che saltarono tre Palii consecutivi nei giorni stabiliti risale a 155 anni fa, tra il 1869 e il 1870. Allora, però, le cause non furono sempre meteorologiche. Se il rinvio sarà confermato, si tratterebbe di un evento inedito in quasi quattro secoli di storia.
La macchina organizzativa, intanto, resta in stato di allerta. I cavalli sono stati già ricondotti ai rispettivi stalli, mentre la sabbia della pista viene monitorata per valutarne le condizioni al cessare del maltempo. I contradaioli, pur delusi, accettano la decisione con la consueta fatalistica devozione alla tradizione.
Le autorità cittadine hanno fatto sapere che la sicurezza di cavalli, fantini e spettatori rimane la priorità assoluta. Intanto, la città resta in sospeso. L’attesa riprende, in un silenzio che solo Siena sa rendere sacro.