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“Strage, una famiglia distrutta”. Portano il nipotino a conoscere i nonni, poi la tragedia: 5 morti

Pubblicato: 04/07/2025 14:17

Una tragedia familiare ha colpito duramente la comunità italiana residente in Argentina. Quella che doveva essere una semplice riunione di famiglia si è trasformata in un dramma senza precedenti per un gruppo di genovesi in viaggio a Buenos Aires. Tra le vittime anche Andrés De Nastchokine, ingegnere di 43 anni, ben conosciuto a Genova per il suo lavoro e il suo impegno nello sport.

Il dramma si è consumato martedì scorso in un’abitazione del quartiere Villa Devoto, al civico 3768 di Calle Sanabria, nella zona nord-occidentale della capitale argentina. Le forze dell’ordine sono intervenute dopo una chiamata d’emergenza, trovandosi di fronte a una scena straziante: cinque persone senza vita e un bambino in stato di incoscienza.

Le vittime sono morte per avvelenamento da monossido di carbonio, secondo quanto riferito da Metrogas, l’azienda locale del gas. Le persone decedute sono Demetrio De Nastchokine, 79 anni, la moglie Graciela Leonor Just, 73, il figlio Andrés, 43, la compagna Marie Lanane, 42 anni, di nazionalità francese, e la loro bambina di appena quattro anni. Il più piccolo della famiglia, un bimbo di due anni e mezzo, è miracolosamente sopravvissuto.

Il piccolo è stato immediatamente soccorso e trasferito all’ospedale pediatrico Ricardo Gutiérrez, dove le sue condizioni, pur gravi, sarebbero stabili. Secondo i soccorritori, la fuga di gas sarebbe avvenuta cinque o sei ore prima del loro arrivo. «C’era una fuga di gas. Tutto fa pensare all’intossicazione da monossido», ha spiegato un agente alla stampa argentina.

La famiglia era arrivata in Argentina il giorno prima della tragedia. Andrés, residente in Italia dal 2008, aveva deciso di tornare con moglie e figli a Buenos Aires per presentare il figlio più piccolo ai nonni. Una visita attesa da tempo, che si è trasformata in una perdita devastante.

Molto conosciuto a Genova, Andrés lavorava come ingegnere per la società ManyDesigns ed era stimato per la sua professionalità. Ma era noto anche per il suo impegno sportivo come giocatore della Superba Hockey Club, dove era soprannominato affettuosamente “Nes” dai compagni di squadra.

Grande cordoglio nel mondo dell’hockey ligure. La Federazione Italiana Hockey ha diffuso un messaggio di condoglianze attraverso i social. «Dal Presidente Sergio Mignardi, a nome della Federazione e di tutti gli hockeysti italiani, le più sentite condoglianze ai tanti amici di Andrés e della sua famiglia per questa enorme tragedia», si legge nel post pubblicato su Facebook.

Una vita spezzata insieme a quelle dei suoi cari, in un contesto che avrebbe dovuto essere di gioia e condivisione. Genova e la comunità sportiva locale si stringono attorno all’unico sopravvissuto, quel bambino di appena due anni e mezzo che oggi rappresenta l’unico barlume di speranza in mezzo a tanto dolore.

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