
Inizia oggi, sabato 5 luglio, la stagione dei saldi estivi 2025 in quasi tutta Italia. Le uniche eccezioni sono le province autonome di Trento e Bolzano, dove i ribassi seguiranno un calendario differente. Secondo l’Unione Nazionale Consumatori, quest’estate gli sconti medi su abbigliamento e calzature si attestano intorno al 19%, un valore in crescita rispetto all’estate scorsa e simile a quello registrato nei saldi invernali. Gli indumenti toccano un ribasso massimo del 20,8%, mentre per le calzature si registra una flessione dei listini del 17,6%. A calare meno, come sempre, sono gli accessori, che segnano un ribasso medio dell’8,3%.
Tuttavia, tra le offerte autentiche e le promozioni solo apparenti, il confine può essere sottile. Per questo è fondamentale avvicinarsi ai saldi con uno spirito critico e una certa preparazione. Di seguito analizziamo nel dettaglio le principali regole e i consigli per acquistare in sicurezza, evitare fregature e trarre il massimo vantaggio da questo periodo.

Il prezzo giusto: attenzione ai confronti
Uno degli errori più comuni durante i saldi è acquistare d’impulso. Prima di effettuare qualsiasi spesa, è utile confrontare più negozi. Anche per lo stesso capo, le differenze di prezzo possono essere significative. Un breve giro nel quartiere o qualche clic in più online possono evitare acquisti sbagliati o scelte affrettate.
Arrivare preparati: idee chiare e lista alla mano
Entrare in negozio con un obiettivo ben definito aiuta a resistere alle tentazioni. I saldi, infatti, spesso inducono ad acquistare articoli inutili solo perché scontati. Meglio fare una lista, stabilire quali capi mancano nel guardaroba e controllare l’etichetta per conoscere i materiali. I tessuti naturali come cotone, lino o lana sono da preferire per durata e comfort.

Stabilire un budget e rispettarlo
Comprare in saldo non significa perdere il controllo. Decidere in anticipo quanto si è disposti a spendere aiuta a mantenere il focus sugli acquisti realmente necessari. Può sembrare banale, ma fissare un tetto massimo evita i rimorsi post-shopping.
Etichette trasparenti e nuove regole europee
Dal 2023 è in vigore la direttiva Omnibus, recepita in Italia con il decreto legislativo n. 26 del 7 marzo. Questa norma tutela i consumatori contro gli sconti ingannevoli. Oggi i commercianti sono obbligati a esporre il prezzo più basso praticato nei 30 giorni precedenti, insieme alla percentuale di sconto e al prezzo scontato. Chi non lo fa rischia sanzioni fino a 3.098 euro. Un deterrente importante, anche se non elimina del tutto il rischio di pratiche scorrette.
Attenzione agli sconti troppo alti
Promozioni che superano il 50% sono spesso specchietti per le allodole. In molti casi si tratta di fondi di magazzino, articoli vecchi spacciati per nuovi o prezzi ritoccati ad arte prima dei saldi. Il consumatore attento deve focalizzarsi sul prezzo reale e non lasciarsi attrarre solo dalla percentuale di sconto.
Saldi veri, non fondi di magazzino
La legge prevede che i saldi riguardino esclusivamente la merce di fine stagione. Se un negozio espone un assortimento improvvisamente ricco di taglie e modelli, è lecito avere dei dubbi. In genere, a fine stagione la varietà diminuisce: vedere scaffali pieni di ogni tipo di prodotto può indicare l’arrivo di vecchie rimanenze, non nuovi ribassi.
Prova dei capi: un diritto non garantito
I negozi non sono obbligati per legge a far provare i vestiti, ma diffidate da chi vi chiede un acconto per provarli. È segno di scarsa trasparenza. La possibilità di provare gli abiti, oltre a garantire che calzino correttamente, consente di valutare tessuti e finiture: un passaggio essenziale per un acquisto consapevole.
Cambio merce: cosa dice la legge
Se si cambia idea, il cambio non è un diritto garantito nei negozi fisici. Dipende dalla politica commerciale del singolo esercente. Tuttavia, in caso di difetto, la sostituzione è obbligatoria per legge. Per i negozi online valgono regole diverse, con il diritto di recesso entro 14 giorni senza obbligo di motivazione.
Prodotti difettosi: la garanzia resta
Anche sui prodotti in saldo vale la garanzia di conformità. Dal 1° gennaio 2022, grazie al decreto legislativo 170/2021, non è più necessario denunciare il difetto entro due mesi dalla scoperta. I consumatori hanno 26 mesi di tempo dalla consegna per far valere i propri diritti. In caso di prodotto difettoso, il cliente può richiedere la riparazione o la sostituzione, oppure, se ciò non è possibile, una riduzione del prezzo o il rimborso.
Pos sempre obbligatorio
Dall’estate 2022 ogni esercente è obbligato ad accettare pagamenti elettronici, per qualunque importo. In caso di rifiuto, il consumatore può chiamare le forze dell’ordine: la sanzione è di 30 euro più il 4% dell’importo negato. L’unica eccezione è un guasto oggettivo al dispositivo, che deve però essere dimostrato dal commerciante.
Conclusione: saldi sì, ma con consapevolezza
I saldi estivi 2025 rappresentano un’occasione per fare buoni affari, soprattutto su indumenti e calzature. Ma per evitare delusioni o vere e proprie truffe, è essenziale essere informati e attenti. Solo così il momento dello shopping potrà davvero trasformarsi in un’occasione di risparmio e soddisfazione.