Durante un incontro ufficiale alla Casa Bianca con cinque leader africani, il presidente Donald Trump si è rivolto al presidente della Liberia, Joseph Boakai, con un commento che ha suscitato imbarazzo tra i presenti.
Trump ha elogiato Boakai per la sua padronanza dell’inglese, affermando: “Complimenti, un ottimo inglese davvero. Dove ha studiato?” Il presidente liberiano ha risposto con una risata cortese, evitando però di spiegare le origini linguistiche del suo Paese.
Il gesto ha fatto emergere una certa inconsapevolezza da parte del presidente americano rispetto alla storia della Liberia, nazione dell’Africa occidentale la cui lingua ufficiale è proprio l’inglese.
Fondata nel 1822 da ex schiavi afroamericani liberati, la Liberia nacque con il sostegno degli Stati Uniti e con l’obiettivo di reinsediare in Africa persone nere liberate dalla schiavitù americana. Da allora, l’inglese è rimasto la lingua istituzionale e di governo del Paese.
Il presidente Boakai, eletto nel 2023, rappresenta la più antica repubblica africana, un simbolo storico del legame tra USA e continente africano, ma anche della complessità del retaggio coloniale e post-schiavista.
Il commento di Trump, ritenuto da alcuni osservatori poco informato, ha riacceso un dibattito sull’approccio dell’ex presidente alle relazioni internazionali, in particolare verso il continente africano, già oggetto in passato di dichiarazioni controverse.
Né la Casa Bianca né l’ufficio del presidente liberiano hanno rilasciato commenti ufficiali successivi all’episodio, che tuttavia ha suscitato attenzione mediatica e reazioni tra gli analisti di politica estera e diplomazia internazionale.