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37enne violento, l’orrore in casa davanti ai figli: cosa faceva, arrestato

Pubblicato: 18/07/2025 08:05

Erano da poco passate le sette del mattino quando il silenzio di una casa si è spezzato nel modo peggiore. Una chiamata al 118, concitata e urgente, segnalava una donna ferita, in stato di shock, con accanto dei bambini attoniti. All’arrivo dei sanitari, il quadro è apparso subito chiaro: non si trattava di un malore improvviso, ma di qualcosa che covava da tempo. Il dolore fisico si mescolava a quello psicologico, difficile da quantificare, ma ben visibile negli occhi della vittima.

In quella casa, dove il quotidiano avrebbe dovuto profumare di famiglia e sicurezza, si consumava da anni un copione di violenza e sopraffazione. Una storia fatta di urla, insulti e colpi — spesso sordi, talvolta visibili — inflitti da chi avrebbe dovuto proteggere, e invece terrorizzava. E quella mattina, come tante altre, la violenza è esplosa ancora una volta. Ma questa volta qualcosa è cambiato: qualcuno ha avuto il coraggio di chiedere aiuto.

Lesioni personali e maltrattamenti in famiglia

È accaduto a Camporotondo di Fiastrone, in provincia di Macerata, dove i carabinieri hanno arrestato un 37enne di origine indiana con l’accusa di lesioni personali e maltrattamenti in famiglia. L’uomo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe aggredito la moglie di fronte ai figli minorenni, colpendola con tale violenza da provocarle fratture e lesioni evidenti.

Il personale del 118, allarmato dalla gravità della situazione, ha subito allertato i militari dell’Arma. Giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato la donna, anche lei 37enne e di origine indiana, in condizioni critiche. L’aggressione, come emerso successivamente, era solo l’ultima di una lunga serie: dal 2014, la vittima sarebbe stata oggetto di violenze fisiche e vessazioni verbali continue, una spirale di terrore che si è protratta per quasi dieci anni.

Dopo l’arresto, l’uomo è stato portato in caserma in attesa delle disposizioni dell’autorità giudiziaria. La donna è stata invece presa in carico dai servizi sociali, che ora lavorano per garantire protezione a lei e ai suoi figli. Un’altra storia di violenza domestica che emerge dal silenzio. Un’altra vita che, forse, potrà finalmente ricominciare.

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