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“Orrore”. Muore dopo l’intervento di liposuzione, poi la tragica scoperta: cosa ha fatto il medico

Pubblicato: 22/07/2025 13:18

Era indagato per la morte di una paziente. Bloccato mentre effettuava interventi estetici in casa a Roma

Era entrata in sala per un intervento estetico, una liposuzione che avrebbe dovuto migliorarle la qualità della vita. Invece Simonetta Kalfus, 62 anni, ha perso la vita pochi giorni dopo l’operazione, finita in maniera tragica. Il suo caso aveva sollevato forti polemiche sulle condizioni in cui si era svolto l’intervento, portando all’apertura di un’indagine per omicidio colposo a carico del medico che lo aveva eseguito.

La donna era stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Grassi di Ostia, dove i medici avevano tentato di salvarla, senza riuscirci. Le complicazioni, secondo quanto emerso, sarebbero legate a una serie di gravi mancanze durante e dopo l’intervento, eseguito in un contesto ritenuto non idoneo. Le indagini avevano portato subito a puntare l’attenzione su Carlo Bravi, professionista già noto per precedenti controversi nel campo della medicina estetica.

Continuava a operare nonostante la sospensione

Era stato sospeso e indagato per la morte di una paziente, ma questo non gli ha impedito di proseguire con la sua attività. Carlo Bravi, medico romano, è stato arrestato dai carabinieri del Nas e posto agli arresti domiciliari. L’uomo, nonostante il provvedimento di sospensione, è stato sorpreso mentre eseguiva interventi di chirurgia estetica in un’abitazione privata, nella Capitale.

Bravi era già noto alle autorità per essere indagato nella vicenda legata alla morte di Simonetta Kalfus, avvenuta a marzo scorso. La donna, sottoposta a un intervento di liposuzione, era stata trasportata d’urgenza all’ospedale Grassi di Ostia, dove era giunta in condizioni disperate ed era deceduta poco dopo il ricovero.

Operazioni abusive nonostante la sospensione

Il medico era stato formalmente interdetto dall’esercizio della professione, ma le indagini dei carabinieri del Nas di Roma hanno rivelato che continuava ad operare in ambienti non autorizzati, trasformando abitazioni private in ambulatori improvvisati. Il blitz è scattato nelle scorse ore, mentre Bravi stava eseguendo un nuovo intervento.

L’accusa, già gravissima per la morte della paziente, si aggrava ora per l’esercizio abusivo della professione medica, aggravato dalla violazione della sospensione. Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il numero degli interventi eseguiti negli ultimi mesi e verificare se vi siano altre persone che hanno subito danni o complicazioni.

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Ultimo Aggiornamento: 22/07/2025 13:19

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