
Le piscine fuori terra, spesso scelte da famiglie e privati come soluzione pratica per combattere il caldo estivo, possono nascondere pericoli imprevisti. Un elemento strutturale pensato per garantire la stabilità può infatti trasformarsi in un vero e proprio fattore di rischio, soprattutto per i bambini in tenera età. Non si tratta solo di un difetto tecnico, ma di una potenziale minaccia alla sicurezza domestica che, in alcuni casi, si è rivelata fatale.
Negli ultimi anni si è assistito a un aumento delle vendite di piscine smontabili, accessibili e facilmente installabili nei giardini privati. Questa diffusione capillare, unita a una sorveglianza spesso discontinua, ha reso necessario un controllo più severo sulla progettazione di questi prodotti. Quando un oggetto d’uso comune diventa teatro di incidenti gravi, la risposta non può che essere un intervento urgente e coordinato da parte delle autorità competenti.
Nove casi di annegamento

Il richiamo riguarda oltre 5,2 milioni di piscine fuori terra vendute negli Stati Uniti e in Canada, a seguito di nove episodi di annegamento che hanno coinvolto bambini piccoli tra il 2007 e il 2022. L’allerta è stata diffusa dalle autorità americane, la Commissione per la sicurezza dei prodotti di consumo (CPSC) e l’agenzia Health Canada, che hanno pubblicato avvisi congiunti per segnalare il pericolo. Tra i modelli coinvolti, figurano articoli prodotti da Bestway, Intex Recreation e Polygroup, aziende i cui prodotti risultano commercializzati anche in Italia.
Cinghie esterne: il rischio nascosto

Il pericolo non è immediatamente visibile: riguarda delle cinghie di compressione esterne, progettate per garantire la stabilità della struttura. Queste possono però essere utilizzate dai bambini come una sorta di scalino per salire e accedere alla vasca d’acqua, spesso in assenza della supervisione di un adulto. Le vittime finora registrate avevano tra i 22 mesi e i 3 anni, una fascia d’età estremamente vulnerabile.
Anche se in Canada non si segnalano decessi, sono state ritirate oltre 266mila unità per precauzione. Negli Stati Uniti, invece, i modelli coinvolti sono stati venduti in oltre cinque milioni di esemplari, sia online sia in grandi catene come Walmart, Target, Lowe’s, Costco e Amazon.
Kit di riparazione gratuiti e raccomandazioni alle famiglie

Le autorità hanno invitato i consumatori a contattare i produttori per ricevere gratuitamente un kit di riparazione, contenente una corda sostitutiva che elimina l’appiglio pericoloso. In alternativa, viene consigliato di svuotare temporaneamente la piscina o impedire l’accesso ai bambini, in attesa dell’intervento tecnico.
La campagna di richiamo assume un rilievo internazionale poiché questi prodotti, per anni tra i più venduti nel loro segmento, sono stati esportati anche in Europa, Italia compresa. L’attenzione dei consumatori e dei rivenditori diventa quindi fondamentale per evitare nuove tragedie legate a banali disattenzioni o difetti strutturali.