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Telemarketing troppo aggressivo, le nuove regole: come difendersi dalle telefonate

Pubblicato: 03/08/2025 14:12

Negli ultimi anni milioni di utenti si sono ritrovati a rispondere a chiamate indesiderate, spesso provenienti da numeri sconosciuti o apparentemente innocui. Nonostante i tentativi già messi in campo, tra cui l’istituzione del Registro delle Opposizioni, il fenomeno del telemarketing selvaggio non si è mai davvero fermato. Ora, però, entra in gioco una nuova misura: un intervento tecnico contro una delle forme più subdole di contatto fraudolento, quella nota come spoofing, che falsifica l’identità del chiamante.

L’iniziativa è stata avviata con l’obiettivo di ridurre l’impatto di chiamate che appaiono provenire da numeri legittimi – spesso di istituzioni, banche o numerazioni mobili italiane – ma che in realtà sono generate da sistemi esteri, spesso per scopi fraudolenti o commerciali.

Dal 19 agosto parte il blocco dei falsi numeri italiani

A partire da lunedì 19 agosto, entrerà in vigore il primo importante step. Verranno bloccate tutte le chiamate provenienti dall’estero che, pur partendo da server stranieri, mostrano un numero con prefisso italiano, come se si trattasse di un’utenza nazionale. Le telefonate lecite continueranno a essere ricevute normalmente, ma sarà necessario che il prefisso corrisponda correttamente al paese di origine (+33 per la Francia, +44 per il Regno Unito, +1 per gli Stati Uniti, ecc.). In pratica, se una chiamata arriva dall’estero ma mostra il +39, verrà automaticamente interrotta prima di raggiungere il destinatario.

Dal 19 novembre scatta il blocco ai numeri mobili falsificati

Una seconda fase del piano scatterà invece dal 19 novembre. In questo caso, il sistema si concentrerà sulle chiamate simulate da numeri di cellulari italiani, ma in realtà provenienti dall’estero. Gli operatori dovranno verificare se il numero è effettivamente attivo e, attraverso il sistema di roaming, controllare se si trova fisicamente fuori dai confini italiani. In caso contrario, la telefonata verrà bloccata in automatico.

Questo piano è stato elaborato dall’Autorità per le Comunicazioni (Agcom) e ha preso forma già nel marzo 2024, attraverso una consultazione che ha coinvolto gestori telefonici, associazioni dei consumatori e rappresentanti dei call center. Le date fissate sono frutto di una pianificazione dettagliata, che tiene conto del tempo necessario agli operatori per adeguare le proprie infrastrutture.

Tuttavia, il provvedimento non convince del tutto i gruppi che tutelano gli utenti. L’Unione Nazionale Consumatori ha definito la misura uno “strumento parziale”, sottolineando come i call center abusivi possano ancora eludere i controlli, anche grazie alle disparità legislative tra i diversi Stati europei. Il Codacons, invece, accoglie il provvedimento come un primo passo utile, ma sottolinea che il problema è ancora lontano dall’essere risolto, soprattutto considerando che le chiamate commerciali continuano a essere un disturbo quotidiano per milioni di persone, nonostante le iscrizioni al Registro delle Opposizioni.

L’efficacia della nuova normativa si misurerà nelle prossime settimane. Per ora, resta la speranza che sia l’inizio di un cambiamento concreto.

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