
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 è stata registrata alle 20:34 italiane lungo la costa nord-occidentale della Calabria. Il sisma, secondo i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), ha avuto una profondità molto elevata, un fattore che ha ridotto notevolmente la percezione del movimento tellurico da parte della popolazione.
Nonostante si tratti di una magnitudo modesta, il terremoto ha interessato una zona notoriamente attiva dal punto di vista sismico, dove eventi di questo tipo si verificano con una certa frequenza. La profondità ipocentrale, ben superiore alla media, ha impedito che la scossa provocasse danni o allarme, anche nei centri abitati vicini alla costa.
L’evento si inserisce in un contesto geologico complesso, dove la subduzione della placca ionica sotto quella euroasiatica genera una pressione costante sulla crosta terrestre. La zona tra il Tirreno meridionale e la Calabria è una delle più monitorate in Italia, proprio per il rischio sismico potenziale.
Nessuna segnalazione di danni o feriti è stata registrata dalla Protezione Civile, ma l’INGV continuerà a monitorare l’area nelle prossime ore, anche in considerazione della possibilità di repliche minori.
La scossa, pur non avendo creato emergenze, è un ulteriore promemoria della vulnerabilità sismica di molte aree del Sud Italia.