
Un altro decesso causato dal virus West Nile è stato registrato nel Lazio, portando a cinque il numero totale delle vittime dall’inizio dell’estate. A perdere la vita è stato un uomo di 77 anni, deceduto presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, dove era ricoverato in gravi condizioni dal 17 luglio. L’uomo soffriva di patologie croniche pregresse, che hanno aggravato il quadro clinico dopo il contagio.
La Regione Lazio ha diffuso una nota ufficiale confermando la morte del paziente, inserendola nel contesto del progressivo aggravarsi dell’allerta legata alla circolazione del virus West Nile sul territorio regionale. Solo pochi giorni fa, il 2 agosto, un’altra vittima era stata segnalata: si trattava di una donna di 93 anni originaria di Cisterna di Latina, deceduta all’istituto Lazzaro Spallanzani di Roma dopo un primo ricovero al San Paolo di Velletri.

Il 29 luglio, un uomo di 86 anni è morto al Santa Maria Goretti di Latina dopo un mese di ricovero in terapia intensiva. Anche in questo caso, la vittima era affetta da diverse comorbidità e rappresentava uno dei primi pazienti risultati positivi al virus West Nile nel 2025. Il virus, trasmesso principalmente dalle zanzare, continua a colpire soprattutto soggetti fragili e anziani.
Un’altra morte si era verificata il 28 luglio all’ospedale Spallanzani, dove è spirato un 77enne residente a Isola del Liri, in provincia di Frosinone. L’uomo, che recentemente aveva soggiornato a Baia Domizia, nel Casertano, era affetto da più patologie croniche. Prima ancora, il 20 luglio, a Fondi, era deceduta una donna di 82 anni residente a Nerola, nel territorio metropolitano di Roma.
La preoccupazione cresce anche alla luce dei dati emersi nell’ultimo bollettino del 4 agosto, diramato dal laboratorio di virologia dello Spallanzani. In totale sono 94 i casi confermati di infezione da West Nile nel Lazio dall’inizio dell’anno. Di questi, 21 sono recenti, tra cui 18 pazienti con febbre, due con sindrome neurologica e un donatore di sangue asintomatico individuato tramite lo screening del Centro Regionale Sangue.

Le nuove positività sono state riscontrate in gran parte nella provincia di Latina, nei comuni di Aprilia, Cisterna di Latina, Latina, Norma, Pontinia, Sezze e Terracina. Altri casi sono emersi anche a Lanuvio e Nettuno, in provincia di Roma. In totale, i casi diagnosticati nel 2025 sono stati così suddivisi: 88 gestiti dalla Asl di Latina, quattro dalla Asl Roma 6, uno dalla Asl di Frosinone e uno fuori regione, in provincia di Caserta.
Secondo i dati aggiornati, attualmente 20 pazienti sono ricoverati in reparti ordinari, due in terapia intensiva, mentre 53 sono in buone condizioni presso il proprio domicilio. Altri 14 sono stati dimessi, mentre i decessi confermati restano cinque. La situazione è costantemente monitorata dalle autorità sanitarie regionali.
Alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato uno stanziamento di un milione di euro per le disinfestazioni straordinarie nei comuni che finora sono risultati inadempienti alle ordinanze regionali. L’obiettivo è quello di contenere la diffusione del virus attraverso interventi mirati di sanificazione e controllo degli insetti vettori.
L’aumento dei contagi da virus West Nile nel Lazio conferma la necessità di mantenere alta l’attenzione, in particolare nelle aree ad alto rischio. Le autorità raccomandano ai cittadini di adottare tutte le misure di prevenzione, come l’uso di repellenti, zanzariere, la rimozione di acqua stagnante e la protezione dei soggetti fragili. L’ondata di calore e l’umidità favoriscono infatti la proliferazione delle zanzare, aumentando i rischi di trasmissione.