
Alessandro Basciano torna al centro delle cronache giudiziarie, travolto da nuove polemiche e interrogativi che scuotono il mondo dello spettacolo. L’ex concorrente del Grande Fratello Vip, deejay e protagonista di una relazione tormentata con Sophie Codegoni, si ritrova ancora una volta di fronte a una situazione legale che si fa sempre più complessa. L’ultimo episodio, che mette a rischio la sua posizione, riguarda un appuntamento mancato con la giustizia: Basciano non si è presentato il 6 agosto scorso al commissariato di Milano per l’applicazione del braccialetto elettronico.
La sua assenza ha destato immediatamente sospetti e reazioni. Solo il giorno prima, l’avvocato Leonardo D’Erasmo aveva inviato una mail alle autorità spiegando che il suo assistito non risiede più a Milano, ma alle Canarie. Tuttavia, in precedenti interrogatori, Basciano aveva dichiarato come domicilio un indirizzo nella zona di Porta Venezia. A complicare il quadro, l’ex gieffino si trovava in quel momento a Ibiza, dettaglio che non ha certo favorito la sua posizione agli occhi delle autorità.
Le possibili conseguenze per Basciano
Il rifiuto di sottoporsi al controllo tramite braccialetto elettronico potrebbe tradursi in conseguenze molto serie. Se al suo ritorno in Italia Basciano non dovesse cambiare atteggiamento, per lui potrebbero scattare gli arresti domiciliari o, in mancanza di un domicilio, la detenzione in carcere. Per ora la Procura di Milano ha scelto di non avviare un provvedimento internazionale, aspettando un possibile ravvedimento spontaneo, soprattutto considerando i legami familiari che l’uomo mantiene in Italia, tra cui due figli minori.
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L’origine dell’inchiesta e le accuse di Sophie Codegoni
La vicenda giudiziaria nasce dalla denuncia sporta da Sophie Codegoni nel dicembre 2023. La modella, anche lei volto noto del Gf Vip e madre di una bambina avuta con Basciano, ha accusato l’ex compagno di stalking, citando minacce, insulti e comportamenti molesti, anche tramite messaggi privati. Davanti agli inquirenti, la donna ha ribadito la gravità dei fatti, sottolineando di non aver mai ritirato la querela «né di avere intenzione di farlo».

Le tappe del procedimento giudiziario
Il caso ha già attraversato diverse fasi. Dopo l’arresto di Basciano il 21 novembre 2024, la giudice per le indagini preliminari Anna Magelli ne aveva disposto la scarcerazione. Tuttavia, la Procura – con Letizia Mannella e il pm Antonio Pansa – si era rivolta al Tribunale del Riesame, ottenendo la conferma del divieto di avvicinamento e di comunicazione con la ex partner. Nell’aprile scorso, la Cassazione ha reso definitiva la misura cautelare, imponendo una distanza minima di 500 metri tra i due.

Un futuro ancora incerto
Con la conclusione delle indagini ormai vicina, si avvicina anche un momento decisivo per la vicenda giudiziaria di Alessandro Basciano. Le sue ultime scelte sembrano allontanarlo sempre di più da una soluzione favorevole. Al di là delle polemiche e delle luci dei riflettori, resta una storia dolorosa: una giovane madre, una bambina e un uomo che, almeno per ora, sembra lontano dall’assumersi pienamente le proprie responsabilità.