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L’Europa spinge per includere Zelensky nel dialogo Trump-Putin, convolata riunione d’emergenza

Pubblicato: 11/08/2025 07:27

«L’accordo alla fine non renderà felice nessuno: né russi né ucraini». Con queste parole il vicepresidente americano JD Vance a Fox News anticipa la linea di Washington prima del meeting con gli europei: si lavora a un faccia a faccia tra Putin e Zelensky, ma «non sarebbe produttivo» prima del colloquio del leader russo con Trump. «Sta alla Casa Bianca costringerli al tavolo», aggiunge, rimarcando che i contribuenti americani «sono stanchi» di finanziare il conflitto: «Se gli europei vogliono comprare loro, bene. Noi non lo faremo oltre».

Kiev non intende restare fuori dai colloqui sul proprio futuro. «Non permetteremo che la Russia inganni gli Stati Uniti», afferma Zelensky, mentre i partner del Vecchio Continente ribadiscono il «no» a modifiche dei confini ucraini con la forza. Il presidente ucraino intensifica i contatti con 13 capitali, inclusi Regno Unito, Germania e Francia, per ottenere l’invito esclusivo al vertice di ferragosto. La questione approda anche alla riunione convocata dall’Alto rappresentante Kaja Kallas, per definire «misure chiare» e respingere «l’offerta a senso unico di Mosca».

Europa spinge per includere Zelensky

Cresce il pressing delle cancellerie europee per l’inclusione di Zelensky. «Non possiamo accettare che questioni territoriali vengano decise solo tra Russia e Stati Uniti senza consultare noi europei e gli ucraini», dichiara il cancelliere tedesco Friedrich Merz: «Stiamo lavorando a stretto contatto con Washington e speriamo in una svolta con la partecipazione di tutti».

Secondo il Financial Times, Merz ha sollecitato Trump a usare le sanzioni come leva negoziale, da applicare anche dopo un eventuale cessate il fuoco per garantirne il rispetto: «Putin agisce solo sotto pressione; quella militare non basta e le sanzioni statunitensi non sono state ancora pienamente applicate». Linea condivisa da altri leader UE: «Sanzioni severe a ogni violazione del cessate il fuoco». Sulla stessa scia Zelensky: «Se la Russia non ferma la guerra, va fermata la sua economia».

L’Unione Europea ha convocato per lunedì, 11 agosto, una riunione straordinaria, in videoconferenza, dei ministri degli Esteri dei 27 Stati membri. Inizierà alle 16. A guidare la convocazione è l’Alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, che ha espresso forte preoccupazione per un eventuale accordo bilaterale tra Washington e Mosca che ignori le richieste di Kiev. Alla riunione parteciperà anche il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha.

Fiducia arriva dal segretario generale NATO Mark Rutte: «Trump sta facendo pressione su Putin. Venerdì prossimo sarà cruciale per testarne la volontà di chiudere la guerra». Ma avverte: «Nessun accordo è possibile senza l’Ucraina e senza garanzie sulla sua sicurezza e indipendenza». In Alaska si discuterà anche di territori e garanzie di sicurezza, nel rispetto della sovranità di Kiev.

Uno spiraglio sulla presenza ucraina lo apre l’ambasciatore USA alla NATO, Matthew Whitaker: «La partecipazione di Zelensky è possibile. L’ultima parola spetta a Trump; la decisione non è stata ancora presa».

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Ultimo Aggiornamento: 11/08/2025 13:03

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