Si è spento a 78 anni a Palermo l’avvocato ed ex eurodeputato di Forza Italia Francesco Musotto, figura di spicco della politica siciliana tra gli anni Ottanta e Duemila. Penalista di lungo corso, fu anche deputato all’Assemblea regionale siciliana e presidente della Provincia di Palermo.
Le origini politiche
La sua carriera iniziò nel Partito socialista italiano, dove fu consigliere comunale a Pollina e Cefalù, prima di essere eletto deputato regionale nella legislatura 1981-1986. Con la nascita di Forza Italia, nel 1994, Musotto fu tra i primi ad aderire al nuovo movimento fondato da Silvio Berlusconi e conquistò la presidenza della Provincia di Palermo con un consenso record, oltre 320 mila voti.
L’arresto e l’assoluzione
La sua ascesa fu bruscamente interrotta l’8 novembre 1995, quando venne arrestato con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, sulla base delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia. La vicenda ebbe grande eco nazionale: Forza Italia organizzò una manifestazione di protesta davanti al tribunale in difesa di quello che definiva “un uomo innocente”.
Scarcerato dal Tribunale del Riesame, Musotto fu assolto definitivamente nell’aprile del 1998.
Il ritorno in politica
Nonostante il processo ancora in corso, Musotto riuscì a tornare sulla scena pubblica: fu rieletto presidente della Provincia e, in seguito, deputato al Parlamento europeo, dove ottenne un risultato elettorale di rilievo, superando perfino Marcello Dell’Utri in termini di preferenze.
Con la sua scomparsa si chiude la parabola di un politico che ha attraversato stagioni cruciali della storia siciliana, tra ascesa, scandali giudiziari e un ritorno capace di restituirgli un ruolo di primo piano.