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In spiaggia con nonna e sorellina, sparisce bimbo di 6 anni: dopo troppe ore, la notizia

Pubblicato: 20/08/2025 08:53

Quando ci si gode una giornata di sole e relax in una località turistica molto frequentata, l’ultima cosa a cui si pensa è che possa verificarsi un momento di allarme. Eppure, basta un attimo di distrazione perché un semplice pomeriggio estivo si trasformi in un incubo. È ciò che è accaduto in una rinomata località balneare, dove l’improvvisa sparizione di un bambino ha tenuto tutti con il fiato sospeso per ore.

La vicenda ha coinvolto residenti, turisti e forze dell’ordine in un’intensa mobilitazione. La preoccupazione crescente, l’agitazione dei presenti e l’impiego di numerosi mezzi di soccorso hanno caratterizzato un pomeriggio che nessuno dimenticherà facilmente.

Ore di ansia sul litorale veneziano

Nel primo pomeriggio di lunedì 19 agosto, nella località di Bibione, in provincia di Venezia, un bambino di appena sei anni ha fatto perdere le sue tracce. Il piccolo, di nazionalità ceca, si trovava in vacanza con la nonna e la sorellina, quando – secondo una prima ricostruzione – si sarebbe allontanato dalla spiaggia mentre stava giocando vicino alla riva. L’anziana ha immediatamente dato l’allarme non vedendolo più, e da quel momento si è attivata un’imponente macchina dei soccorsi.

Le forze dell’ordine, supportate da volontari, si sono messe a perlustrare l’intera zona. Non sono mancati momenti di panico, soprattutto per il timore che il bimbo potesse essere entrato in acqua. Per questo è stato attivato anche il Nucleo sommozzatori, oltre a un elicottero decollato da Venezia e pattugliamenti della Guardia costiera. Le ricerche si sono estese anche alle vie interne del paese, con un occhio di riguardo per i luoghi di maggiore passaggio.

Il ritrovamento e il sollievo collettivo

Intorno alle 17.40, dopo circa cinque ore, la svolta. Un agente di polizia amministrativaMatteo Bortolussi, ha notato un bambino spaesato e in lacrime nei pressi della stazione dei bus di via Maia. Il piccolo appariva disorientato e visibilmente affaticato. L’agente ha raccontato: “Mi sono avvicinato e ho capito che si trattava del bimbo che tutti stavano cercando. Aveva sete e mostrava segni di stanchezza”.

Portato al sicuro, ha potuto finalmente riabbracciare la sua famiglia. L’agente, ancora visibilmente commosso, ha aggiunto: “Ho un figlio della stessa età. È stato un sollievo incredibile sapere che stava bene”. Un finale fortunatamente sereno, dopo ore di pura angoscia.

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