
Il vento sferzava la montagna come una frusta, sollevando nuvole di neve e cancellando ogni punto di riferimento. Lì, a 4.000 metri, la notte sembrava infinita: solo il buio, il gelo e l’eco dei propri respiri. Nessuna via d’uscita immediata, soltanto l’attesa. Un’attesa carica di domande, mentre il tempo scorreva lento e ogni minuto pesava come un macigno.
Da valle, le luci delle case erano ormai un miraggio lontano, impossibile da raggiungere. La corda bloccata aveva spezzato la discesa e trasformato l’impresa in un incubo. Ogni tentativo di salvezza, dal cielo o via terra, era stato respinto dal maltempo e dal pericolo valanghe. Rimaneva solo la speranza che la tempesta concedesse una tregua.
Ritrovati vivi e portati in salvo: fine dell’incubo per i due alpinisti
Lieto fine per i due alpinisti bloccati a 4.000 metri di altitudine sul Gemello del Breithorn, nel gruppo del Monte Rosa. I due tedeschi sono stati messi in salvo all’alba dal Soccorso alpino valdostano che è riuscito a raggiungerli in elicottero e portarli a valle. Trasportati all’ospedale Parini di Aosta per accertamenti, le loro condizioni sembrano buone. I due erano rimasti bloccati giovedì durante la discesa per un problema tecnico alla corda che si era incastrata.
Il recupero in elicottero era risultato impossibile a causa del maltempo. Era stato tentato anche un avvicinamento a piedi, ma le guide alpine si erano dovute fermare per il pericolo valanghe. L’operatore della centrale unica di soccorso aveva consigliato loro di trovare riparo in attesa di un miglioramento della situazione.