Un violento pestaggio avvenuto in piena piazza, davanti a più persone, si è trasformato in una tragedia senza ritorno. Un giovane di 26 anni è stato infatti aggredito brutalmente, caricato a forza in un’auto e successivamente ucciso. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato quattro giorni dopo in un casolare abbandonato.
Le indagini della squadra mobile, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno subito imboccato la pista dell’omicidio, alla luce degli elementi raccolti nelle prime ore di accertamenti. La vittima, Faik Iesenovski, avrebbe compiuto 27 anni a settembre.
La scomparsa
Del ragazzo si erano perse le tracce domenica 17 agosto, quando era uscito dalla sua abitazione a Borgo Mezzanone, borgata di Manfredonia in provincia di Foggia, per incontrare alcuni amici. Da quella sera non aveva più fatto ritorno e nessuno lo aveva visto. L’allarme era stato lanciato la mattina seguente dai familiari, che vivono nello stesso stabile, denunciando immediatamente la sua scomparsa.
La Prefettura aveva attivato il piano di ricerche per persone scomparse. Purtroppo, tre giorni più tardi, la vicenda ha avuto il suo drammatico epilogo con il rinvenimento del cadavere nei pressi di un casolare, poco distante dalla borgata.
Le condizioni del corpo e l’autopsia
Il giovane presentava gravi lesioni al volto, tumefazioni diffuse e segni di prolungata esposizione agli agenti atmosferici. L’autopsia, eseguita il giorno successivo al ritrovamento, ha confermato che la vittima era stata sottoposta a un pestaggio violento, riportando lividi ed ematomi su gran parte del corpo. Inoltre, è stata riscontrata una ferita alla testa compatibile con un colpo inferto con un corpo contundente.
Le indagini degli inquirenti
Le indagini si stanno concentrando sia sull’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona, sia sull’ascolto di familiari e amici. Secondo le prime ricostruzioni, il giovane sarebbe stato picchiato in pubblico nella piazza centrale della borgata, davanti a diversi testimoni, prima di essere trascinato e caricato a forza su un’auto dagli aggressori.
Gli investigatori stanno cercando di ricostruire l’intero percorso del veicolo per individuare i responsabili e chiarire la dinamica che ha portato alla morte di Faik Iesenovski.