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Tempesta di sabbia si abbatte sulla città: blackout, voli cancellati e piogge torrenziali

Pubblicato: 26/08/2025 10:05

Un pomeriggio da film catastrofico: così si potrebbe descrivere il lunedì 25 agosto, quando una tempesta di sabbia senza precedenti ha sconvolto la città. In pochi istanti, un gigantesco haboob – una nube compatta di polvere e sabbia – ha oscurato il sole, trasformando il cielo in un panorama surreale e avvolgendo tutto in una coltre giallognola. Le piogge torrenziali che hanno seguito il passaggio della tempesta hanno reso le strade impraticabili, trasformandole in veri e propri fiumi di fango.

Le immagini hanno subito fatto il giro dei social: Phoenix è diventata teatro di uno degli eventi atmosferici più estremi della stagione, lasciando i cittadini senza parole.

Blackout e disagi: la città paralizzata

Subito dopo l’arrivo della tempesta di sabbia, la città si è trovata a fare i conti con blackout diffusi: decine di migliaia di utenze sono rimaste senza energia elettrica. Il traffico è andato in tilt, mentre la visibilità si è ridotta a pochi metri. Nonostante le allerte meteo lanciate dalle autorità e il monito del National Weather Service di evitare spostamenti, molti automobilisti sono stati colti alla sprovvista, costretti a fermarsi ai margini della strada.

Il caos si è diffuso in tutta Phoenix, con cittadini e turisti che hanno condiviso sui social la loro esperienza di fronte a questa ondata di sabbia e vento.

Aeroporto nel caos: voli cancellati e attese infinite

Non solo le strade: anche l’aeroporto internazionale di Phoenix è stato travolto dai disagi. Un ponte pedonale ha subito danni rilevanti, costringendo le autorità a sospendere per circa un’ora tutte le operazioni di volo. Secondo la CNN, i ritardi hanno raggiunto anche i trenta minuti, con centinaia di passeggeri bloccati nei terminal in attesa del ripristino delle condizioni di sicurezza.

Da dove nasce la tempesta: la stagione dei monsoni colpisce ancora

Ma cosa ha scatenato questa impressionante tempesta di sabbia? L’evento ha preso il via dal collasso di un temporale, fenomeno tipico della stagione monsonica che colpisce l’Arizona da luglio a settembre. L’aria fredda del temporale ha sollevato enormi quantità di sabbia e detriti, creando una barriera impenetrabile che si è propagata a grande velocità su Phoenix e sulle zone meridionali, come Ahwatukee.

Nonostante la popolazione sia abituata a questi fenomeni, l’intensità della tempesta di lunedì ha superato ogni aspettativa, generando danni ingenti e preoccupazione in tutta la comunità.

Occhi puntati sulle previsioni: rischio di nuove tempeste

Le autorità restano in massima allerta: secondo gli esperti, la persistente instabilità atmosferica e le temperature estreme previste per il sud-ovest degli Stati Uniti potrebbero favorire il ritorno di eventi simili nei prossimi giorni. Intanto, squadre di tecnici e soccorritori lavorano senza sosta per ripristinare la corrente elettrica e mettere in sicurezza le infrastrutture danneggiate.

Il pomeriggio del 25 agosto resterà nella memoria di Phoenix come uno dei momenti più intensi e travolgenti della stagione monsonica: una città che si è fermata, ma pronta a ripartire.

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Ultimo Aggiornamento: 26/08/2025 10:07

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