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“È finita”. A 34 anni dice addio al calcio: la nazionale perde un campione

Pubblicato: 27/08/2025 12:58

Una notizia inaspettata ha scosso il mondo del calcio italiano e internazionale: un talentuoso difensore, reduce da un’esperienza significativa con la maglia del Milan, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. La scelta arriva a soli 34 anni, un’età che per molti calciatori professionisti non rappresenta ancora il culmine della carriera.

Come riportato dal celebre giornalista di mercato Fabrizio Romano, la decisione è ufficiale, ponendo fine a un percorso sportivo ricco di successi, emozioni e momenti indimenticabili. L’annuncio ha sorpreso molti addetti ai lavori e tifosi, che si aspettavano di vederlo ancora in campo per qualche stagione, magari in un ruolo di maggiore esperienza e leadership.

La carriera di un’infaticabile guerriero

Il percorso di Alessandro Florenzi è stato un esempio di dedizione e versatilità. Nato a Roma, ha mosso i primi passi nel settore giovanile della sua squadra del cuore, la Roma, scalando tutte le categorie fino a esordire in prima squadra. In giallorosso è diventato un’autentica bandiera, un punto di riferimento per compagni e tifosi. La sua duttilità tattica gli ha permesso di ricoprire quasi tutti i ruoli in campo: terzino destro, terzino sinistro, esterno alto, centrocampista e persino attaccante. Questa straordinaria capacità di adattamento non solo lo ha reso prezioso per ogni allenatore, ma ha anche dimostrato la sua intelligenza calcistica e la sua voglia di mettersi sempre a disposizione della squadra.

Dopo anni trascorsi in giro per l’Europa, tra prestiti al Valencia, al Paris Saint-Germain e al Crotone, Alessandro Florenzi è arrivato al Milan nel 2021. Con la maglia rossonera ha aggiunto un altro tassello importante al suo curriculum, contribuendo alla vittoria dello Scudetto nella stagione 2021-2022. Nonostante un grave infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per diversi mesi, il suo spirito combattivo e la sua determinazione lo hanno spinto a rientrare e a dare il suo contributo per il gruppo. L’annuncio del ritiro, arrivato al termine della sua esperienza al Milan, sembra essere una scelta ponderata e consapevole. Forse il difensore ha sentito che era giunto il momento di chiudere questo capitolo per aprirne uno nuovo, lontano dai campi da gioco, ma non per questo meno entusiasmante.

I momenti salienti e i successi

Uno dei momenti più iconici della carriera di Florenzi è senza dubbio il suo storico gol contro il Barcellona in Champions League, segnato con un pallonetto da quasi 60 metri che sorprese il portiere avversario, Marc-André ter Stegen. Una rete che non solo fece il giro del mondo per la sua incredibile bellezza, ma che rimane impressa nella memoria di ogni appassionato come un capolavoro di tecnica e audacia. Oltre alle prodezze individuali, ha avuto l’onore di sollevare trofei importanti, tra cui il più prestigioso a livello di nazionale: l’Europeo del 2020 con la maglia dell’Italia. Sebbene non fosse sempre un titolare fisso in quella cavalcata vincente, il suo contributo e la sua esperienza sono stati fondamentali nello spogliatoio e in campo nei momenti di necessità.

Il futuro e l’eredità di un campione

La notizia del ritiro di Florenzi ha generato un’ondata di messaggi di ringraziamento e affetto da parte di compagni, ex compagni, allenatori e tifosi. La sua eredità va oltre i trofei e le statistiche; è l’eredità di un giocatore che ha sempre dato tutto per la maglia che indossava, che ha saputo rialzarsi dopo le difficoltà e che ha dimostrato un attaccamento profondo ai valori sportivi. Il suo futuro è ancora incerto, ma è facile immaginare che un profilo come il suo, con la sua esperienza e la sua passione per il calcio, possa rimanere nel mondo dello sport, magari in un ruolo dirigenziale o tecnico. Qualunque sia la sua prossima sfida, Alessandro Florenzi rimarrà nella storia del calcio italiano come un esempio di professionalità, coraggio e cuore, un giocatore che ha saputo fare della versatilità la sua più grande forza.

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