
Il pianto di un neonato che si mescola al fruscio delle pagine, la luce bianca delle corsie d’ospedale che diventa, per un giorno, l’aula di un esame universitario. Con accanto la culla del piccolo Raffaele, nato da appena tre giorni, e davanti tre docenti pronti a verificarne la preparazione, Laura ha vissuto un momento unico che racconta meglio di mille parole la sua determinazione.
Non un’aula gremita di studenti, non i corridoi di una facoltà, ma un letto del reparto di ginecologia a fare da banco, mentre accanto i medici e le ostetriche si alternavano tra le cure e i sorrisi di incoraggiamento. In quell’angolo improvvisato, la giovane madre ha trasformato un esame in un simbolo di forza e tenacia.
A Catania, all’ospedale San Marco, la 33enne Laura Laganga Senzio ha infatti sostenuto una prova universitaria pochi giorni dopo aver dato alla luce suo figlio, il 26 agosto. L’appuntamento era doppio e speciale: la nascita del piccolo e la possibilità di diventare insegnante di sostegno. «Pensavo di aver perso questa occasione – racconta – perché il 29 era l’ultimo giorno utile. E invece è arrivata una bella sorpresa».
La sua università, la Kore di Enna, non si è tirata indietro e ha reso possibile l’impensabile: tre professori si sono recati direttamente in reparto per permetterle di sostenere l’esame. «La mia prima reazione è stata piangere di gioia – aggiunge Laura – perché avevo tra le braccia mio figlio e, allo stesso tempo, la possibilità di affrontare una prova a cui tenevo tantissimo».


