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Con l’auto da Formula Uno in autostrada, l’inseguimento shock con gli elicotteri

Pubblicato: 08/09/2025 17:20

Per anni ha sfidato le leggi della strada, trasformando le autostrade ceche nel suo personale circuito. Ora, l’epopea del misterioso pilota di una monoposto simile a una Formula 1 si è conclusa con un arresto spettacolare.

La polizia della Repubblica Ceca ha finalmente messo le manette al conducente che, a partire dal 2019, sfrecciava in totale spregio del codice della strada a bordo di una Dallara GP2/08. Questo veicolo, dalla livrea inconfondibilmente simile a quella della Ferrari, è diventato una vera e propria leggenda urbana sui social media, dove numerosi video lo mostravano sfrecciare tra il traffico a velocità folli, lasciando dietro di sé stupore e incredulità.

La fine di un’inseguimento durato anni

L’inseguimento, durato ben cinque anni, ha avuto un epilogo degno di un film d’azione. Le autorità, dopo aver raccolto prove video e testimonianze, hanno finalmente rintracciato il pilota fuorilegge. L’operazione decisiva è scattata quando il veicolo è stato avvistato in un’area di servizio dell’autostrada D4, presumibilmente per un “pit stop” improvvisato. Gli agenti hanno seguito la monoposto fino a un’area nel villaggio di Buk, a circa 60 chilometri da Praga. L’arresto è avvenuto nella proprietà privata del 51enne, dove gli agenti hanno dovuto affrontare non poche difficoltà per estrarlo dall’angusto abitacolo.

Proteste e silenzi

L’uomo, anche di fronte alle forze dell’ordine, non ha perso la sua eccentricità. Ha protestato, denunciando l’irruzione della polizia in una proprietà privata senza un regolare mandato. Nonostante la sua resistenza iniziale, si è alla fine arreso, scendendo dal bolide senza mai togliersi casco e tuta, come se stesse ancora in pista. La scena, surreale e quasi grottesca, si è spostata al commissariato, dove il pilota ha scelto la via del silenzio assoluto, rifiutandosi di rispondere alle domande degli investigatori.

Mentre il pilota rimaneva in silenzio, a parlare sono stati i media locali e il figlio dell’uomo, che ha sollevato dubbi sull’eccessiva forza impiegata nell’operazione. Secondo il figlio, l’impiego di un elicottero e decine di auto della polizia per una “presunta violazione del codice stradale” sarebbe stato sproporzionato. La sua dichiarazione, “la polizia ci ha visto caricare su un carrattrezzi una macchina di Formula 1 dopo averne vista una sfrecciare in autostrada. Ovviamente noi non ne sappiamo nulla”, ha aggiunto un velo di mistero e ironia alla vicenda, lasciando intendere una totale estraneità ai fatti, nonostante le chiare prove. Resta da capire, al di là dell’identità del conducente ora nota, chi sia realmente questo individuo e quali motivazioni lo abbiano spinto a mettere a repentaglio la propria vita e quella degli altri per anni, trasformando la pubblica via in un circuito di velocità.

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