
Una partita pazzesca, piena di emozioni, colpi di scena, autogol e rimonte: l’Italia batte Israele 5-4 sul campo neutro di Debrecen, in Ungheria, e tiene vive le speranze di qualificazione diretta ai Mondiali, continuando l’inseguimento alla Norvegia. Dopo il 5-0 rifilato all’Estonia, un’altra vittoria, questa volta sofferta fino all’ultimo secondo, tiene accesa la corsa degli Azzurri.
Decisivo, al 90’, un cross di Tonali che attraversa l’area senza deviazioni e finisce direttamente in porta per il definitivo 5-4. Un gol che chiude una sfida iniziata nel segno della tensione (fischi all’inno israeliano da parte di alcuni tifosi italiani) e finita con il cuore in gola, dopo una partita davvero folle.

Israele era andata avanti per prima al 14’, complice un pasticcio di Locatelli, che devia nella propria porta un cross basso da destra. L’Italia fatica a reagire, rischia il 2-0 in più occasioni (traversa scheggiata da Locatelli, miracolo su Kean) ma riesce a pareggiare al 40’ con un destro preciso di Kean al termine di uno scambio con Retegui. All’intervallo, il punteggio è 1-1.
Nella ripresa succede di tutto. Prima Israele si riporta in vantaggio con un gran destro di Dor Peretz al 52’, ma un minuto dopo Kean firma la doppietta e il 2-2. L’Italia ribalta tutto al 56’ con un gol di Politano dopo un assist di tacco di Retegui. Poi i cambi: dentro Frattesi e Orsolini per Barella e Politano, mentre Israele ne cambia tre.

Il momento peggiore arriva però tra il 74’ e l’89’: Bastoni segna un clamoroso autogol per il 3-3, poi Perez approfitta di una dormita difensiva per firmare il 4-4 di testa. L’Italia sembra crollare, ma un lampo finale di Raspadori, appena entrato, riporta avanti gli Azzurri dopo una bella azione corale. Il 5-4 arriva così al 90’ con il già citato cross vincente di Tonali.

Un risultato che non nasconde però i problemi difensivi della Nazionale, che ha subito quattro reti e concesso tante occasioni. Donnarumma, in particolare, è apparso insicuro in più frangenti, rischiando anche un autogol nei primissimi minuti (poi annullato per fallo).
Si giocava in campo neutro, a causa della situazione geopolitica legata al conflitto tra Israele e Hamas: la sede scelta era il Nagyerdei Stadion di Debrecen, in Ungheria. Sugli spalti solo poche centinaia di tifosi, circa 200 quelli italiani, alcuni dei quali hanno fischiato l’inno israeliano.

La formazione scelta da Gattuso ha alternato sprazzi di bel gioco a momenti di confusione: Kean, autore di una doppietta, si conferma tra i più in forma, mentre Tonali e Retegui sono stati fondamentali nella manovra offensiva. La qualificazione diretta resta difficile, ma con due vittorie consecutive l’Italia è tornata matematicamente in corsa.