Vai al contenuto

Occupano casa abbandonata per ospitare migranti, il giudice assolve tutti e Ilaria Salis esulta: “Notizia importante”

Pubblicato: 14/09/2025 15:51
occupano casa migranti Salis

La deputata europea Ilaria Salis ha commentato con toni entusiasti una sentenza che ha fatto discutere il mondo politico e dell’informazione. In un post diffuso sui social, Salis ha annunciato l’assoluzione di un gruppo di attivisti che avevano occupato una casa abbandonata per offrire rifugio a un gruppo di migranti, sottolineando come il giudice abbia riconosciuto la legittimità dell’azione in nome dello stato di necessità.
Leggi anche: Ilaria Salis, accolto il ricorso: andrà ai domiciliari

«Questa è una notizia importante», ha scritto la deputata, spiegando che la decisione ribadisce un principio giuridico fondamentale: quando è in gioco la tutela della vita e della dignità umana, l’occupazione di un immobile sfitto può essere giustificata. «Non c’è DL Sicurezza che tenga», ha aggiunto Salis, invitando a difendere e rafforzare questo “fondamentale principio civile e politico”.

Lo stato di necessità come giustificazione legale

Secondo quanto riportato dalla deputata, la sentenza riconosce che l’azione degli attivisti non costituisce reato perché compiuta per evitare un danno grave e immediato alle persone coinvolte, in questo caso ai migranti privi di alloggio. Si tratta di un’applicazione dello stato di necessità, un principio previsto dal codice penale che esclude la punibilità di chi commette un fatto illecito per salvare sé o altri da un pericolo attuale e non altrimenti evitabile.

Il richiamo a questo principio, secondo Salis, dimostra che la legge può e deve essere interpretata anche alla luce dei diritti fondamentali e dell’emergenza abitativa che coinvolge migliaia di persone sul territorio nazionale.

Il messaggio politico di Ilaria Salis

Nel suo intervento, Ilaria Salis ha trasformato la vicenda giudiziaria in un’occasione per ribadire la propria posizione politica. «Mai più case senza gente, mai più gente senza casa», ha scritto, sintetizzando lo slogan con cui ha invitato i cittadini e le istituzioni a riflettere sulla necessità di garantire un alloggio dignitoso a chi ne è privo.

La deputata ha poi sottolineato che riconoscere lo stato di necessità come causa di esclusione della responsabilità penale per l’occupazione di immobili non significa legittimare ogni forma di occupazione, ma rappresenta un segnale di attenzione verso le situazioni estreme di bisogno che spesso coinvolgono persone migranti o famiglie vulnerabili.

ilaria salis

Una sentenza che apre il dibattito politico

La decisione del giudice, celebrata da Ilaria Salis, ha inevitabilmente acceso un confronto più ampio sul rapporto tra diritto alla casa e proprietà privata, tra accoglienza e sicurezza, tra tutela dei diritti umani e rispetto delle norme.

Secondo Salis, casi come questo mostrano che il problema non può essere affrontato solo con strumenti repressivi, ma richiede un intervento strutturale sulle politiche abitative e sull’integrazione dei migranti. L’assoluzione, a suo avviso, rappresenta un precedente importante e un monito per le istituzioni: di fronte all’emergenza sociale, la solidarietà non può essere trattata come un crimine.

Il messaggio della deputata ha raccolto ampio consenso tra attivisti e associazioni impegnate per i diritti dei migranti, ma ha anche suscitato critiche da parte di chi teme che una simile interpretazione della legge possa incoraggiare nuove occupazioni. La vicenda, intanto, ha riportato al centro del dibattito pubblico il tema, irrisolto, del diritto all’abitare.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 14/09/2025 15:53

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure