
Ha ordinato una colazione come tante, ma si è ritrovato in ospedale, in terapia intensiva, dopo aver ingerito per errore della soda caustica. È accaduto nella mattinata di oggi in un bar di Monza, dove un uomo è stato vittima di un grave incidente causato da una tragica distrazione.
Al posto dell’acqua, al cliente è stata servita una sostanza corrosiva, utilizzata normalmente per la pulizia delle lavastoviglie. A confermare l’accaduto è stata ATS Brianza, che ha immediatamente avviato un’indagine interna e disposto i primi accertamenti sul locale.
L’uomo, dopo aver bevuto il liquido, ha subito ustioni alla bocca e alla gola, riportando lesioni tali da rendere necessario il ricovero urgente all’ospedale San Gerardo di Monza. Le sue condizioni sono gravi, ma stabili, secondo quanto riferito dai sanitari.

I primi soccorsi sono arrivati grazie alla prontezza della moglie e del personale del bar, che hanno cercato di aiutare l’uomo in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118. Il tempestivo intervento ha probabilmente evitato conseguenze ancora più tragiche.
Sul posto sono giunti poco dopo anche gli ispettori di ATS, che hanno proceduto con il sequestro del contenitore da cui sarebbe stata prelevata la soda caustica. Si tratta, secondo le prime ricostruzioni, di un flacone usato per i detergenti industriali, conservato erroneamente vicino agli alimenti.
La dinamica dell’incidente è ora al vaglio delle autorità sanitarie, che dovranno chiarire se si sia trattato di una violazione delle norme di sicurezza o di una semplice ma gravissima negligenza. L’indagine punta anche a verificare il rispetto delle procedure per la manipolazione delle sostanze chimiche.
La notizia ha destato forte preoccupazione tra i cittadini e nella comunità locale, dove in molti si interrogano su come un errore del genere possa verificarsi in un esercizio aperto al pubblico. Il bar coinvolto rischia ora sanzioni pesanti e la sospensione dell’attività.
In attesa degli esiti dell’indagine, la direzione sanitaria dell’ATS ha ribadito l’importanza di una formazione adeguata del personale, soprattutto nei locali che fanno uso di sostanze potenzialmente pericolose. “È fondamentale evitare la confusione tra prodotti alimentari e chimici”, ha sottolineato un portavoce.
Il caso di Monza rappresenta un grave campanello d’allarme sulla sicurezza nei luoghi di somministrazione di cibi e bevande. Le autorità locali invitano alla massima attenzione per prevenire altri incidenti che, come in questo caso, possono trasformare un gesto quotidiano in un evento drammatico.