
Il Covid continua a circolare e con l’arrivo dell’autunno torna l’attenzione sulla vaccinazione. I dati non sono paragonabili a quelli dei periodi più critici della pandemia, ma gli esperti avvertono: la protezione immunitaria della popolazione si è ridotta e per anziani e fragili la somministrazione resta consigliata. Studi recenti confermano infatti che la copertura dei vaccini non è duratura e tende a calare con il tempo.
Nell’ultima settimana sono stati registrati 3.692 casi e 21 decessi, in aumento rispetto ai 2.824 contagi e 11 morti dei sette giorni precedenti. Il virus che circola in questo momento è la sottovariante “Stratus” (XFG), riconducibile sempre al ceppo Omicron. Secondo l’infettivologo Gianni Rezza, si tratta di ricombinazioni che non modificano in maniera sostanziale il quadro epidemiologico, ma che rendono necessario aggiornare i vaccini.
Vaccino e doppia protezione

La strategia indicata dagli esperti resta quella di somministrare il vaccino anti Covid insieme a quello antinfluenzale, che partirà dal 1° ottobre. Una scelta già adottata dal 2021 e utile per garantire una protezione più ampia, soprattutto ai soggetti più vulnerabili. Rezza ricorda che, pur non impedendo del tutto l’infezione, la vaccinazione “ravviva l’immunità di base e riduce il rischio di forme gravi”, fattore determinante per chi soffre di patologie cardiorespiratorie o altre condizioni croniche.
Il medico sottolinea inoltre come l’Omicron non causi generalmente polmoniti virali, ma il calo degli anticorpi a distanza di oltre un anno da una vaccinazione o da una precedente infezione può esporre gli anziani a complicanze. Anche per questo la raccomandazione rimane quella di aderire alla campagna di prevenzione, eventualmente anche in due sedute separate per chi lo preferisce.
Lo stallo della circolare
Nonostante l’urgenza, il ministero della Salute non ha ancora inviato alle Regioni la circolare che definisce tempi e modalità della campagna vaccinale contro il coronavirus. Una mancanza che ha spinto diverse amministrazioni locali a protestare, sottolineando la difficoltà nell’organizzare i programmi di copertura senza indicazioni precise.
Il ritardo rischia di compromettere la distribuzione dei vaccini insieme a quelli contro l’influenza. Già a luglio era stata inviata la circolare relativa alla campagna antinfluenzale, ma quella sul Covid non è ancora pronta. Intanto si attende il via libera dell’Aifa all’utilizzo del nuovo vaccino aggiornato, che dovrebbe arrivare lunedì 22 settembre.