Vai al contenuto

Addio al volto gentile della televisione italiana: l’annuncio in diretta di Mentana

Pubblicato: 08/10/2025 21:30

Non amava gli effetti speciali né le previsioni gridate. Preferiva il silenzio dei dati, il linguaggio pacato delle mappe, il ritmo lento delle stagioni. Ogni mattina, dietro il banco di uno studio televisivo, accoglieva il pubblico con la stessa naturalezza con cui si parla a un vecchio amico, spiegando il cielo come fosse un racconto, non una minaccia. C’era in lui qualcosa di rassicurante: la voce calma, lo sguardo gentile, la convinzione che anche le tempeste meritassero rispetto, non paura.

Fuori dallo schermo, conduceva una vita altrettanto misurata. Le sue giornate cominciavano presto, tra carte meteorologiche e grafici colorati, e finivano con la lettura o con una passeggiata, sempre con un occhio al cielo. Non inseguiva la fama, ma la precisione; non cercava l’applauso, ma la chiarezza. Oggi, quel cielo che ha raccontato per decenni sembra aver perso una delle sue voci più limpide.

Addio a Paolo Sottocorona: l’annuncio di Enrico Mentana, com’è morto

La notizia ha sconvolto i telespettatori poco fa: Enrico Mentana, con voce addolorata, ha dato anuncio ufficiale della morte del metereologo amatissimo. Il meteorologo Paolo Sottocorona è morto oggi, 8 ottobre, all’età di 77 anni. Per anni è stato il volto delle previsioni del tempo su La7, amato dal pubblico per la sua capacità di coniugare rigore scientifico e delicatezza comunicativa. In un’epoca segnata da toni allarmistici e notizie sensazionalistiche, Sottocorona riusciva a spiegare i fenomeni atmosferici con equilibrio, chiarezza e un garbo raro nel panorama televisivo. A quanto pare Sottocorona è scomparso dopo una breve malattia:

Nato a Firenze il 17 dicembre 1947, aveva un percorso insolito per un uomo di televisione. Dopo gli studi classici e quattro anni di Ingegneria, nel 1972 entrò come ufficiale nel Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, dove rimase fino al 1986. Fu addetto all’Ufficio meteorologico dell’aeroporto di Guidonia, poi al Centro Nazionale di Meteorologia, affinando una conoscenza profonda delle dinamiche atmosferiche e della comunicazione dei dati tecnici.

Con il grado di capitano, lasciò l’Aeronautica per dedicarsi alla divulgazione televisiva: prima in Rai, poi a Telemontecarlo, fino ad approdare a La7, dove divenne una presenza familiare per milioni di telespettatori. Le sue previsioni, spesso accompagnate da osservazioni personali e note di ironia leggera, erano molto più di un bollettino: erano piccoli racconti di un’Italia vista dal cielo.

Negli ultimi anni aveva curato anche la rubrica “Tempo al tempo”, dove affrontava con tono pacato e competente i temi del cambiamento climatico e della meteorologia applicata alla vita quotidiana. Per molti, è stato non solo un meteorologo, ma un punto di riferimento, una voce che univa competenza e umanità.

Con la sua scomparsa, la televisione italiana perde un professionista autentico, ma soprattutto un uomo capace di ricordare che anche dietro le nuvole più scure può nascondersi un momento di luce.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Ultimo Aggiornamento: 08/10/2025 23:16

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure