«Abbiamo messo fine alla guerra a Gaza, penso sarà una pace durevole», ha dichiarato Donald Trump presiedendo una riunione di governo alla Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti ha confermato l’intenzione di recarsi in Egitto per partecipare alla firma ufficiale dell’accordo di pace tra Israele e Hamas, che segna l’avvio della prima fase del piano americano per la stabilizzazione della Striscia.
«Lavorerò con l’Iran, Teheran vuole lavorare alla pace», ha aggiunto Trump, definendo l’attacco all’Iran «un passaggio importante» per raggiungere l’intesa su Gaza. Il tycoon ha sottolineato di voler «vedere gli iraniani ricostruire il loro Paese», ribadendo che anche Teheran avrebbe espresso sostegno al cessate il fuoco e all’accordo sugli ostaggi. «Sanno esattamente cosa stiamo facendo — ha spiegato —: creeremo qualcosa in cui le persone possano vivere. Oggi a Gaza non si può vivere, quel posto è in condizioni orribili».
A proposito dei 48 ostaggi ancora nelle mani di Hamas, Trump ha annunciato che «dovrebbero essere rilasciati lunedì o martedì». «Recuperarli è un processo complicato — ha detto —. Preferisco non dirvi cosa va fatto per ottenerli. Ci sono posti in cui non vorreste essere, ma li riprenderemo presto. Sarà un giorno di gioia». Il presidente ha però riconosciuto che i corpi di alcuni ostaggi saranno «difficili da trovare».
Sul tema del disarmo di Hamas, Trump ha chiarito che «avverrà nella prossima fase dell’accordo su Gaza». «Prima facciamo tornare gli ostaggi, era quello che tutti volevano», ha spiegato.
Infine, interpellato sulla prospettiva di una soluzione a due Stati, il presidente ha scelto la prudenza: «Non ho un’opinione. Mi atterrò alle loro decisioni». E sul futuro dei palestinesi ha concluso: «Creeremo condizioni migliori per le persone, luoghi dove possano vivere in pace e dignità».