
L’immersione subacquea è una delle attività più affascinanti del mondo marino, capace di regalare emozioni uniche a chi ama scoprire la vita che si nasconde sotto la superficie del mare. Ma, come ogni passione che sfida i limiti della natura, porta con sé anche rischi e momenti in cui la bellezza dell’avventura può trasformarsi in dramma. Ogni anno, decine di appassionati si immergono nelle acque del Mediterraneo alla ricerca di silenzi e paesaggi sommersi, ignari a volte di quanto un dettaglio o una corrente possano cambiare tutto in pochi istanti.
La sicurezza in mare, specie per chi pratica la subacquea, richiede attenzione costante, preparazione e rispetto delle regole. Eppure, anche l’esperienza più solida non basta sempre a evitare le tragedie: quando qualcosa va storto sotto la superficie, il tempo e la profondità diventano nemici spietati. È proprio ciò che è accaduto in un nuovo drammatico episodio che ha colpito la costa toscana.

Si è conclusa nel peggiore dei modi la ricerca del sub di 32 anni scomparso sabato mattina durante un’immersione nella zona delle Isole Formiche, al largo della Maremma grossetana. Dopo ore di attività frenetiche, il corpo del giovane è stato individuato dai vigili del fuoco e dalla guardia costiera, ponendo fine alla speranza di trovarlo vivo.
Un’immersione tra amici finita in tragedia

Il ragazzo, appassionato di subacquea, si era immerso insieme a un gruppo di amici in uno dei tratti più suggestivi del Tirreno, noto per i suoi fondali popolati da pesci e coralli. Al termine della discesa, però, non era più riemerso. L’allarme è scattato subito: gli amici hanno contattato la Capitaneria di porto di Porto Santo Stefano, che ha coordinato le prime operazioni di ricerca.
Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, decollati da Livorno con l’elicottero Drago 63, e una squadra di soccorritori acquatici a bordo di un gommone. Le ricerche si sono protratte per l’intera giornata, fino a quando un sistema di rilevamento subacqueo della guardia costiera ha individuato il corpo del giovane, a una profondità eccessiva per consentire un recupero immediato. Le operazioni si sono poi concluse grazie agli strumenti specializzati in dotazione alla guardia costiera.
Le Formiche, paradiso del mare ma spesso teatro di incidenti
Le Isole Formiche di Grosseto sono considerate una meta privilegiata per gli amanti delle immersioni, ma negli anni si sono trasformate anche in un luogo segnato da incidenti mortali. Nel 2014 tre sub persero la vita a causa del monossido di carbonio nelle bombole, mentre nel 2020 un altro appassionato morì dopo un malore in profondità.