
Raffreddore, tosse, febbre: in autunno è facile confondere i sintomi delle classiche infezioni stagionali con quelli del Covid o di altre malattie respiratorie. Come distinguere i vari virus e quali precauzioni adottare? La dottoressa Tecla Mastronuzzi, responsabile dell’Area Prevenzione della Simg, fa chiarezza sulla situazione attuale e offre alcuni consigli utili per affrontare la stagione fredda.
“L’influenza non è ancora arrivata, ma il virus circola”
«In questo periodo l’influenza non è ancora arrivata (anche se sono già stati isolati i primi casi, ndr), ma stanno circolando i virus parainfluenzali e il Sars-CoV-2, che ormai non è più stagionale – spiega la dottoressa Mastronuzzi –. Ai virus si possono associare a volte infezioni batteriche e solo in questo caso servono gli antibiotici, che non vanno usati per curare infezioni virali».
Distinguere il Covid da una sindrome simil-influenzale, però, non è semplice. «I sintomi sono molto simili: febbre, raffreddore e tosse. Nelle fasi iniziali si può ricorrere a farmaci da banco: spray nasali per respirare meglio, paracetamolo per abbassare la febbre e un cucchiaino di miele per lenire il mal di gola», consiglia la dottoressa. Tuttavia, «se i sintomi peggiorano o la febbre non passa, bisogna contattare il medico di famiglia».

Chi è considerato “paziente fragile”
Secondo Mastronuzzi, «non è fragile solo chi è anziano o allettato, ma anche chi soffre di malattie croniche come diabete, problemi cardiaci, obesità o asma». Per queste persone, anche una semplice influenza può avere conseguenze serie: «Un malato oncologico in chemioterapia che si ammala è costretto a sospendere i cicli di cura, con effetti sul trattamento».
Richiamo del vaccino anti-Covid e categorie a rischio
Il ministero della Salute ha pubblicato la circolare con le “Indicazioni per la campagna di vaccinazione autunnale-invernale 2025/2026 anti Covid-19”. Si raccomanda la dose di richiamo con i vaccini aggiornati alla variante LP.8.1per alcune categorie: persone sopra i 60 anni, ospiti di Rsa, donne in gravidanza, operatori sanitari e soggetti fragili tra 6 mesi e 59 anni.
Come prevenire i contagi
«Lavarsi spesso le mani, mantenere gli ambienti aerati, tossire nel gomito e gettare i fazzoletti dopo l’uso» sono le regole base ricordate da Mastronuzzi. Chi ha sintomi dovrebbe restare a casa o, se deve uscire, indossare la mascherina in luoghi affollati. Infine, l’esperta raccomanda: «Per i pazienti fragili è indispensabile la protezione vaccinale per influenza, Covid e virus respiratorio sinciziale. Speriamo che presto sia disponibile in tutte le Regioni».