
Un’altra crepa nel già compromesso profilo pubblico del principe Andrea, fratello di re Carlo III, scuote la famiglia reale britannica. Una nuova email del 2011, inviata dal duca di York all’amico Jeffrey Epstein, lo mostra in atteggiamento solidale nei confronti del miliardario americano, condannato per pedofilia e morto suicida in carcere nel 2019. «Siamo insieme in questa faccenda», scriveva Andrea, in un tono che smentisce le sue versioni ufficiali. Il contenuto è emerso nei giorni scorsi, finendo in prima pagina su diversi giornali, tra cui il Mail on Sunday, e scatenando nuove richieste pubbliche di un intervento diretto del sovrano.
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Il tono confidenziale del messaggio, e soprattutto la data – febbraio 2011 – mettono in dubbio le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Andrea nel novembre 2019, durante un’intervista alla BBC, nella quale affermò di aver tagliato ogni rapporto con Epstein nel dicembre 2010. Una presa di distanza che oggi appare poco credibile, alla luce di questa e di altre comunicazioni emerse recentemente. L’impressione che se ne ricava è quella di un legame che non si era mai veramente interrotto, contrariamente a quanto sostenuto pubblicamente dal principe.

La corrispondenza contraddice la versione ufficiale
La data dell’email assume un peso cruciale. Nel dicembre 2010, infatti, Andrea era stato fotografato a New York insieme a Epstein, pochi mesi dopo che il miliardario aveva scontato una condanna per abusi su minori. In quell’occasione, il duca aveva affermato che l’incontro rappresentava l’ultimo atto di una relazione ormai chiusa, un modo per troncare definitivamente i rapporti. Ma il messaggio del febbraio successivo lo contraddice: non solo i contatti continuarono, ma il contenuto del messaggio mostra una solidarietà personale che lascia poco spazio all’ambiguità.
La frase chiave – «Siamo insieme in questa faccenda» – appare riferita proprio al primo scandalo giudiziario che coinvolse Epstein, quello del 2008, che si concluse con una condanna a poco più di un anno di carcere. Andrea, lungi dal prendere le distanze, sembra piuttosto voler trasmettere fiducia e appoggio. Un atteggiamento che oggi appare gravemente fuori luogo e che continua a gettare ombre sulla sua condotta.
Una reputazione sempre più isolata
Il caso si inserisce in una lunga serie di rivelazioni imbarazzanti per il principe Andrea. Nonostante sia riuscito finora a evitare conseguenze legali negli Stati Uniti, in patria è stato travolto da una gogna pubblica che lo ha relegato ai margini della vita istituzionale. Già la regina Elisabetta II aveva scelto di escluderlo da compiti ufficiali, pur mantenendo un rapporto affettivo con lui, espresso anche attraverso la sua presenza in occasioni private.
Con l’ascesa al trono di Carlo III, però, la situazione è cambiata drasticamente. Il nuovo sovrano ha formalmente allontanato il fratello da ogni incarico e presenza pubblica, con il sostegno, secondo indiscrezioni, del principe William. Il figlio del re, infatti, sarebbe ancora più intransigente del padre sul comportamento dello zio e sulla necessità di proteggere l’integrità della monarchia britannica.
La pressione su re Carlo e la possibilità di nuove sanzioni
L’ultima email potrebbe spingere re Carlo a intervenire con misure più dure. Tra le ipotesi ventilate, c’è quella di revocare il titolo di duca di York o persino di espellere Andrea dal Royal Lodge, il lussuoso cottage di 30 stanze all’interno della tenuta di Windsor, dove il principe vive da anni. Una possibilità che fino a poco tempo fa sembrava impensabile, ma che ora appare politicamente e moralmente sempre più necessaria.
La stampa britannica, dalla BBC a molti tabloid, solleva apertamente la domanda: “Cos’altro può fare il re per punire la pecora nera della famiglia reale?”. Una domanda che trova eco anche tra i sudditi: secondo un recente sondaggio YouGov, il 67% della popolazione britannica sarebbe favorevole alla revoca del titolo nobiliare.

Coinvolgimenti familiari e nuove ombre
Ad aggravare ulteriormente la posizione del principe Andrea è anche la presunta vicinanza di Epstein a Sarah Ferguson, sua ex-moglie e madre delle loro due figlie, con la quale il duca continua a mantenere un rapporto stretto. Questi legami familiari mai recisi del tutto rendono più difficile separare la vicenda personale da quella pubblica e complicano l’immagine della famiglia reale nel suo complesso.
La prossima riunione di famiglia a Sandringham, prevista per il tradizionale Natale dei Windsor, potrebbe diventare il prossimo terreno di scontro. È ormai poco probabile che Andrea venga invitato, e anche se dovesse esserci, la sua presenza rischierebbe di oscurare completamente l’occasione festiva.