
La tranquillità di un sabato pomeriggio, o forse l’apparente calma di un’ordinaria mattina feriale, è stata squarciata da un evento di una brutalità inimmaginabile. Nelle pieghe di un’esistenza che scorreva, come tante altre, tra le mura domestiche, si è consumata una tragedia che trascende la semplice cronaca nera per insinuarsi nel territorio più oscuro e incomprensibile dell’animo umano. L’aria, fino a quel momento satura di quotidianità, si è improvvisamente fatta pesante, carica di un presagio nefasto che ha anticipato un’esplosione di violenza inaudita. Nessuno poteva immaginare che un gesto, innescato forse da un inesplicabile corto circuito della mente, avrebbe trasformato un’abitazione in un teatro di orrore, i cui dettagli, una volta emersi, avrebbero lasciato senza fiato anche gli investigatori più navigati.
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Ciò che è accaduto non è solo un resoconto di morte, ma la discesa vertiginosa in un delirio che ha annullato ogni confine tra realtà e allucinazione, tra affetto familiare e furia cieca. I muri di quell’appartamento hanno assorbito il silenzio agghiacciante che ha seguito il frastuono dell’aggressione, divenendo muti testimoni di un’azione che non ammette spiegazioni razionali. Il dramma si è sviluppato in un crescendo di macabra efferatezza, culminando in una scena che ha sfidato ogni immaginazione, un quadro talmente disturbante da evocare le peggiori fantasie horror, ma tristemente, irrimediabilmente, reale. La comunità ora si interroga, cercando invano di comprendere la genesi di tanta ferocia, mentre la giustizia inizia il suo complesso percorso per ricostruire i tasselli di questa oscura vicenda.

La furia omicida che ha sconvolto West Brighton
Una furia omicida, innescata da un delirio oscuro, ha squarciato la quiete del quartiere di West Brighton a Staten Island, nello Stato di New York, gettando un’ombra inquietante sull’intera comunità. Un giovane di 19 anni, Damien Hurstel, è formalmente accusato dell’omicidio brutale del compagno della madre, il 45enne Anthony Casalaspro, in un crimine che ha lasciato attoniti gli inquirenti per i suoi dettagli raccapriccianti. L’omicida, reo confesso, avrebbe agito in preda a una violenza inaudita. Il corpo della vittima è stato rinvenuto in condizioni aberranti all’interno dell’abitazione di famiglia, in una scena che la madre dell’accusato, Alicia Zayas, ha descritto come un “bagno di sangue”. La polizia ha accusato Hurstel di omicidio di secondo grado, omicidio colposo e possesso illegale di arma.
Dettagli raccapriccianti del delitto
Il crimine si è consumato tra le mura domestiche, dove il diciannovenne avrebbe aggredito e ucciso Anthony Casalaspro, compagno della madre. La brutalità dell’atto va oltre l’uccisione stessa: la vittima è stata decapitata post-mortem con una sega e, in un gesto di orrore quasi rituale, parte del cervello sarebbe stata estratta dal cranio con un cucchiaio d’acciaio. Il cadavere mutilato di Casalaspro giaceva esanime nella doccia, indossando solamente un paio di slip rossi. Sul suo petto nudo era appoggiato un mestolo di plastica, mentre un cucchiaino d’acciaio, l’utensile usato per prelevare il tessuto cerebrale, era conficcato nel cranio. L’orrore della scena era amplificato dagli strumenti del delitto rinvenuti nel bagno, tra cui una ciotola, la sega e il mestolo di plastica, il tutto cosparso di sangue.
La testimonianza agghiacciante della sorella
La sorella minore dell’accusato, Bri, sedicenne, è stata costretta ad assistere parzialmente alla scena di sangue, un trauma che l’ha lasciata profondamente segnata. La sua angoscia è stata espressa in un drammatico colloquio con il fratello, riportato dalla madre sulle pagine del New York Post. «Bri gli ha chiesto: ‘Farai del male anche alla mamma?’», ha raccontato Alicia Zayas. La risposta di Damien è stata un agghiacciante quesito: «Vuoi che viva?». La replica affermativa della sedicenne avrebbe convinto il fratello a risparmiarle la vita. La giovane avrebbe poi implorato Damien di poter uscire dal bagno. La chiamata che ha allertato Alicia Zayas è arrivata proprio dalla figlia: «Mi ha chiamato sconvolta», ricorda la madre, «Mi ha domandato: ‘Sei in un posto sicuro?’, per poi dirmi: ‘Damien ha ucciso Anthony, e lui non ha più la testa’».
L’arrivo della madre e la scena del crimine
Al suo arrivo a casa, Alicia Zayas ha sorpreso il figlio in cucina, intento a pulire. La sua espressione era «inquietante», i suoi «occhi erano diversi». Quando la donna ha chiesto dove fosse il suo compagno, Damien Hurstel ha semplicemente indicato il bagno, affermando: «Non vuoi entrare realmente lì». L’interno era una scena raccapricciante: «C’era sangue ovunque». Alicia Zayas ha ricordato la vittima, Anthony Casalaspro, addetto ai servizi igienici, come «un brav’uomo» che l’aiutava a crescere i suoi figli, anche se non era tenuto a farlo.

La storia psichiatrica di Damien Hurstel
Secondo la madre, Alicia Zayas, la tragedia poteva essere evitata. Damien Hurstel, infatti, soffrirebbe da sei anni di gravi disturbi mentali insorti in seguito all’arresto del padre. «Prima mio figlio non era così. Era un bravo ragazzo. Ora, in lui, c’è qualcosa che non va», ha dichiarato la donna. I problemi del ragazzo, ha spiegato, si sarebbero aggravati a 13 anni, dopo essere stato abusato sessualmente da un altro studente. Dopo l’abuso, Damien avrebbe cominciato ad avere allucinazioni, «figure d’ombra, immagini molto inquietanti, quasi come nei film dell’orrore», che era solito disegnare per la madre. Il giovane aveva tentato il suicidio due volte ed era stato ricoverato in ospedale in altrettante occasioni.
La linea difensiva si concentra sulla salute mentale
L’avvocato difensore di Damien Hurstel, Louis Gelormino, ha richiesto di non trarre conclusioni affrettate, concentrando la strategia difensiva sui pregressi psichiatrici del ragazzo. «Damien Hurstel è un giovane estremamente problematico con una lunga e documentata storia di problemi di salute mentale», ha affermato il legale. «Il nostro studio sta cercando con determinazione di approfondire la sua storia psichiatrica per ottenere un quadro completo delle circostanze che hanno portato a questa tragedia». Il caso, per la sua efferatezza e per le inquietanti implicazioni legate al passato di Damien Hurstel, è destinato a tenere banco nelle cronache di New York.