Vai al contenuto

Garlasco, si indaga anche sui conti degli ex carabinieri: domani Venditti al Riesame di Brescia

Pubblicato: 13/10/2025 20:26

Si allarga il fronte investigativo legato al caso Garlasco. Nel filone bresciano dell’inchiesta che coinvolge l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari, emergono nuovi accertamenti su sospetti versamenti di denaro su conti correnti di ex carabinieri. Gli inquirenti ipotizzano che l’ex magistrato abbia ricevuto tra i 20 e i 30mila euro per favorire, nel 2017, la richiesta di archiviazione in favore di Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi.

I nuovi accertamenti sui versamenti

Gli investigatori del Nucleo investigativo dei carabinieri di Milano e della Guardia di finanza di Brescia stanno esaminando alcuni movimenti di denaro legati all’ex militare Giuseppe Spoto, che durante la prima indagine su Sempio si occupò delle intercettazioni. Da un’integrazione della sua testimonianza, resa il 26 settembre come persona informata sui fatti, emergono depositi di contanti e un bonifico di mille euro effettuato nell’aprile 2017 con la causale “regalo per Giuseppe”.

Spoto ha spiegato agli inquirenti che si trattava, con ogni probabilità, di un versamento della moglie per sostenere spese legali legate a un procedimento dal quale fu poi assolto. In un secondo episodio, il 16 giugno dello stesso anno, l’ex carabiniere avrebbe versato nuovamente mille euro sul proprio conto. Alla domanda sull’origine del denaro, ha dichiarato: “Posso solo pensare che fossero somme ricevute da familiari per pagare spese legali. Non ricordo come avvenne il versamento”.

Il ruolo di Venditti e il nodo della competenza

Domani mattina, alle 11, Venditti comparirà davanti ai giudici del Riesame di Brescia insieme al suo avvocato Domenico Aiello. La difesa chiederà l’annullamento delle perquisizioni e dei sequestri, compreso quello del telefono, eseguiti a fine settembre. Aiello contesta quella che definisce una “distorsione della funzione requirente”, denunciando un’attività investigativa condotta “in aperto contrasto con un giudicato dello Stato”, ovvero la condanna definitiva di Alberto Stasi del 2015.

Secondo il legale, la nuova inchiesta su Sempio dovrebbe essere trasferita a Brescia, dove già si indaga sul cosiddetto “sistema Pavia”, che coinvolge ex magistrati e militari. Aiello ha inviato una nota formale alle Procure generali di Milano e Brescia, oltre che ai pm di Pavia e Brescia, sostenendo che l’intera vicenda sia “connessa” e quindi di competenza bresciana.

La posizione degli altri protagonisti

Sul fronte difensivo, resta incerta la posizione dell’avvocato Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio, che potrebbe lasciare l’incarico dopo alcuni contrasti con il suo assistito. Le tensioni sarebbero nate a seguito di dichiarazioni rese da Lovati in un programma di Fabrizio Corona, che hanno portato all’apertura di un procedimento disciplinare e di un’indagine per diffamazione ai danni del compianto professor Angelo Giarda, storico difensore di Stasi.

Lovati, che si è detto “amareggiato”, ha nominato come proprio difensore l’avvocato Fabrizio Gallo e ha chiesto di essere ascoltato dal pubblico ministero per chiarire la propria posizione. Nel frattempo, i legali di Sempio non avrebbero ancora deciso se presentare un’istanza sulla competenza territoriale dell’indagine, che resta al centro di una delle pagine più complesse e controverse della vicenda giudiziaria di Garlasco.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure