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“Ha mentito anche su quello”. Attacco feroce a Giorgia Meloni sotto gli occhi di Fazio: è polemica

Pubblicato: 13/10/2025 08:19
attacco Giorgia Meloni Fazio

Nel corso della puntata di Che tempo che fa, andata in onda recentemente, l’ex magistrato e scrittore Gianrico Carofiglio è tornato a far parlare di sé con dichiarazioni che hanno subito fatto discutere. Ospite del salotto televisivo di Fabio Fazio, lo scrittore ha lanciato un attacco diretto alla destra italiana e in particolare al governo guidato da Giorgia Meloni.
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Un libro come pretesto per la critica politica

Il pretesto per la presenza di Carofiglio in studio è stata la presentazione del suo ultimo libro, Con parole precise. Manuale di autodifesa civile, che si propone come uno strumento per analizzare e comprendere il linguaggio della politica contemporanea. Un’opera che, nelle parole dell’autore, intende essere un “manuale” per orientarsi tra le strategie comunicative dei leader politici. Tuttavia, durante l’intervista, il confine tra promozione letteraria e analisi politica si è rapidamente assottigliato.

Lo scrittore ha colto l’occasione per muovere un’accusa molto pesante nei confronti dell’attuale classe dirigente. Secondo Carofiglio, la comunicazione della destra non è altro che uno strumento di manipolazione, capace di “ipnotizzare” gli elettori. A detta dell’autore, la tecnica usata è quella di fornire un gran numero di informazioni, spesso contraddittorie, in rapida successione. Questo creerebbe un effetto di confusione nell’ascoltatore, che finisce per assorbire passivamente messaggi politici senza strumenti critici reali.

L’esempio del blocco navale: “Detto ma mai fatto”

Durante l’intervista, Carofiglio ha fatto riferimento a uno degli slogan più noti della campagna elettorale della premier: il blocco navale. Una proposta che ha fatto discutere fin dall’inizio e che, secondo lo scrittore, sarebbe stata formulata solo per generare un impatto emotivo sugli elettori, senza alcuna intenzione reale di attuarla.

L’ha detto ma non l’ha fatto“, ha sottolineato l’autore. “Perché sa che si tratta di qualcosa di irrealizzabile”. Tuttavia, sempre secondo Carofiglio, l’obiettivo della comunicazione politica in quel caso non era tanto la realizzazione pratica della proposta, quanto piuttosto il sedimentare un’idea nella mente degli elettori. “A un certo punto, qualcosa si fissa nella testa dell’elettore, che poi si ritrova a pensare: ‘ah però, non è male come idea’”.

Un meccanismo, questo, che lo scrittore definisce senza mezzi termini come ipnosi, e che a suo dire sarebbe “abbastanza praticata dai leader, soprattutto a destra in questo periodo storico”.

Un’accusa implicita agli elettori

La dichiarazione che ha fatto più rumore, però, non è solo quella rivolta ai politici, ma quella – neppure troppo velata – agli elettori della destra. Nella logica esposta da Carofiglio, chi vota per Meloni e alleati non lo farebbe per convinzione consapevole, bensì per una sorta di condizionamento comunicativo, di cui sarebbe vittima inconsapevole.

Una posizione che lascia intendere un giudizio netto e divisivo: gli elettori di destra non avrebbero gli strumenti culturali o cognitivi per scegliere autonomamente. Una teoria che ha suscitato non poche reazioni e che nel contesto televisivo è stata accolta con i sorrisi compiaciuti di Fabio Fazio, senza contraddittorio o domande critiche.

Nessun contraddittorio nel salotto di Fazio

Le parole di Carofiglio, pur così cariche di giudizi pesanti, sono passate senza grandi contestazioni nel contesto della trasmissione. Il salotto di Fazio si è confermato ancora una volta come un luogo in cui alcune posizioni politiche possono essere esposte senza essere messe in discussione, in particolare quando si tratta di critiche rivolte alla destra.

La mancanza di un interlocutore con una posizione diversa, o di un moderatore disposto a chiedere chiarimenti o spiegazioni più puntuali, ha reso l’intervento di Carofiglio ancora più significativo dal punto di vista mediatico. Il tutto è andato in onda in un clima disteso, tra battute e sorrisi, ma il contenuto delle affermazioni resta pesante.

Un messaggio che fa discutere

La puntata non è passata inosservata. Le accuse di manipolazione, di uso ipnotico del linguaggio e di incapacità critica degli elettori da parte di uno scrittore noto come Gianrico Carofiglio, rappresentano un passaggio forte nel dibattito pubblico italiano. In un momento storico in cui il tema della polarizzazione politica è sempre più evidente, il suo intervento rischia di alimentare ulteriormente lo scontro, invece che favorire un dialogo costruttivo.

Se la comunicazione politica può essere oggetto di analisi e critica, è anche vero che ridurre una parte consistente dell’elettorato italiano a vittima inconsapevole di una presunta “ipnosi” rischia di trasformare l’analisi in militanza, e il confronto in giudizio ideologico.

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