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Italia, spari davanti al supermercato! Terrore tra i clienti

Pubblicato: 13/10/2025 23:54

Il fragore secco degli spari ha squarciato l’aria serale, un suono stridente e fuori posto nel tranquillo brusio di un parcheggio. Un istante prima, la luce gialla dei lampioni illuminava un uomo intento nelle sue cose; un istante dopo, il rombo di una moto ha rotto il silenzio, portando con sé la violenza. Due figure veloci, avvolte nell’anonimato di caschi integrali, sono passate in un lampo, lasciando dietro di sé solo il panico e il dolore. Un uomo di 44 anni è crollato a terra, raggiunto da un colpo mirato alle gambe.

Gli aggressori, mossi da un’agghiacciante rapidità, erano già svaniti nel buio della notte, lasciando i presenti atterriti. L’allarme è scattato immediato, trasformando un luogo di routine in una scena del crimine dove l’eco della violenza ha preso il posto della normalità.

La cronaca dell’agguato

Quella che doveva essere una tranquilla serata di lunedì 13 ottobre 2025 si è trasformata in un violento agguato a Roma, nel quadrante nord ovest della capitale. Un uomo di 44 anni è stato gambizzato nel parcheggio di un supermercato, la Crai in via di Selva Candida. Gli spari, partiti da una moto in corsa, lo hanno raggiunto alle gambe, in un atto che ha immediatamente fatto scattare l’allarme e l’intervento delle forze dell’ordine e dei soccorritori. La dinamica suggerisce un’azione premeditata e rapida, con gli aggressori che, protetti da caschi integrali, sono riusciti a fuggire indisturbati subito dopo il ferimento, lasciando dietro di sé il panico e un uomo a terra. La zona, solitamente tranquilla, è stata teatro di una sparatoria che ha riacceso i riflettori sulla criminalità nella periferia romana.

I fatti si sono svolti nella sera di lunedì 13 ottobre 2025, in una delle aree commerciali del nord ovest di Roma, specificamente a Selva Candida. L’obiettivo dell’attacco era un uomo di quarantaquattro anni che, in quel momento, si trovava nel parcheggio del supermercato Crai, situato nell’omonima via. Improvvisamente, l’uomo è stato raggiunto da un colpo di pistola indirizzato alle gambe. A sparare sarebbero stati due individui a bordo di un motoveicolo che, con un’azione fulminea e ben coordinata, hanno esploso il colpo e si sono dati alla fuga a bordo della moto. Un dettaglio cruciale emerso dalle prime testimonianze è che gli aggressori indossavano il casco integrale, un accorgimento tipico per ostacolare l’identificazione e la successiva cattura. L’episodio ha avuto luogo in un contesto pubblico, il parcheggio di un negozio, aumentando la gravità percepita dell’atto criminale.

I soccorsi e il trasporto in ospedale

L’immediato allarme ha portato sul posto i soccorritori del 118 e i carabinieri della stazione locale. Le condizioni del quarantaquattrenne ferito alle gambe sono state immediatamente valutate. I soccorritori hanno fornito le prime cure sul luogo della sparatoria per poi trasferire d’urgenza l’uomo all’Aurelia Hospital, il pronto soccorso più vicino. Sebbene l’attacco sia stato violento, le prime informazioni mediche hanno rassicurato sul fatto che la vittima, nonostante la ferita d’arma da fuoco, non è in pericolo di vita. Un elemento significativo per gli investigatori è che l’uomo colpito risulta essere incensurato, il che rende la motivazione dell’agguato ancora più oscura e potenzialmente legata a dinamiche non immediatamente riconducibili a precedenti penali. L’obiettivo mirato alle gambe è spesso interpretato nel linguaggio della criminalità come un avvertimento o una punizione, piuttosto che un tentativo di omicidio.

L’avvio delle indagini da parte dei carabinieri

Appena giunti sul posto, i carabinieri hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’agguato e, soprattutto, per rintracciare i due uomini fuggiti in moto. La ricerca di indizi si è concentrata nell’area circostante il supermercato Crai. Un’attività investigativa fondamentale in casi come questo è l’acquisizione e l’analisi dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza presenti nella zona. Le telecamere di sorveglianza del supermercato e degli esercizi commerciali limitrofi potrebbero aver ripreso l’arrivo, l’azione e la fuga dei due aggressori.

Nonostante l’uso del casco integrale da parte dei malviventi sia un chiaro tentativo di occultamento, i militari stanno cercando qualsiasi dettaglio utile: la targa o le caratteristiche della moto, l’abbigliamento, il portamento o qualsiasi altro particolare che possa portare alla loro identificazione. L’indagine si muove nell’ipotesi di un regolamento di conti o un atto intimidatorio, dato il bersaglio mirato alle gambe, ma non si escludono altre piste, inclusa quella di un errore di persona o di un’aggressione scaturita da una lite poi degenerata. La collaborazione con la vittima, seppur ferita, sarà cruciale per fornire elementi utili alla risoluzione del caso. La priorità dei carabinieri è dare un nome e un volto agli aggressori per ristabilire la sicurezza e la legalità nel quartiere di Selva Candida.

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