
Il mondo degli sport da combattimento piange la scomparsa d una leggenda italiana della kickboxing e simbolo di un modo autentico e generoso di vivere il ring. Aveva 51 anni e da tempo lottava contro una malattia che lo aveva colpito nel 2015, ma che non era mai riuscita a spegnere la sua energia e la sua passione per lo sport. Con lui se ne va una figura carismatica e amatissima, capace di trasformare un’arte di nicchia in un fenomeno seguito anche dal grande pubblico.

Nato a Milano, è stato quattro volte campione del mondo di kickboxing e protagonista assoluto delle discipline da combattimento in Italia. La sua carriera, segnata da una determinazione fuori dal comune, lo aveva portato a vincere anche numerosi titoli nazionali tra savate e full contact, fino a cimentarsi nella boxe professionistica nel 2006, vincendo due incontri nei pesi medi. La sua capacità di coniugare tecnica, spettacolo e umanità lo aveva reso una star dei galà “Kickboxing Superstar”, eventi capaci di riempire il Palalido di Milano nei primi anni Duemila con migliaia di tifosi accorsi per vederlo combattere.

Lutto per Elisabetta Canalis: “Grazie di tutto”
Instancabile promotore della disciplina, Angelo Valente nel 2012 aveva fondato “KickAndPunch”, una manifestazione divenuta presto un punto di riferimento per gli appassionati e per i grandi campioni internazionali. Con la stessa visione, aveva creato la palestra Kick and Punch a Pieve Emanuele, alle porte di Milano, che negli anni si era trasformata in un vero e proprio laboratorio sportivo e umano. Non solo campioni, ma anche calciatori come Bobo Vieri e Paolo Maldini, artisti come Sfera Ebbasta, e personaggi televisivi come Elisabetta Canalis avevano scelto di allenarsi con lui. La sua filosofia era semplice e rivoluzionaria: far convivere sul tatami atleti professionisti, ragazzi con disabilità e semplici appassionati, uniti dallo stesso spirito di disciplina e rispetto.

Nel 2024 il Coni gli aveva conferito la Palma di bronzo al merito tecnico, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nella diffusione della kickboxing e nella formazione di nuove generazioni di istruttori. Un riconoscimento che aveva accolto con la discrezione di sempre, dedicandolo ai suoi allievi e a tutti coloro che avevano creduto nella forza educativa dello sport.

Sui social, la notizia della sua morte ha scatenato una valanga di messaggi di cordoglio da parte di amici, colleghi e personaggi del mondo dello spettacolo. Tra i più toccanti quello di Elisabetta Canalis, che grazie a lui era arrivata a combattere due volte sul ring: “Ti racconto a chi non ti ha conosciuto per spiegare la persona unica e incredibile che sei. Scrivere eri non è sopportabile. Posso solo dirti grazie per quello che hai fatto per me, per quello che mi hai insegnato e per il coraggio che mi hai dato”.
Il suo ricordo resterà vivo non solo nei titoli e nei trofei, ma soprattutto nel cuore di chi ha avuto la fortuna di incrociare la sua strada. Angelo Valente non è stato solo un campione, ma un maestro di vita che ha trasformato la fatica in valore e il combattimento in un messaggio di forza, lealtà e speranza.