
Il mondo si trova nuovamente ad affrontare un’emergenza sanitaria legata alla sicurezza dei farmaci, un problema di vitale importanza soprattutto quando coinvolge la popolazione più vulnerabile, i bambini. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha recentemente emesso un nuovo e urgente avviso sanitario internazionale a seguito della scoperta e dell’identificazione di tre sciroppi orali liquidi gravemente contaminati in India.
Questa allerta, comunicata l’8 ottobre 2025, è scaturita da una segnalazione diretta della Central Drugs Standard Control Organization (CDSCO) indiana, l’autorità regolatoria nazionale. I prodotti in questione, denominati Coldrif, Respifresh TR e ReLife, si sono rivelati contenere dietilenglicole (DEG), una sostanza altamente tossica e notoriamente letale per l’uomo. L’indagine ha rivelato che lotti specifici di questi medicinali erano stati prodotti da tre distinte aziende: Sresan Pharmaceutical, Rednex Pharmaceuticals e Shape Pharma.
La natura della contaminazione e le sue tragiche conseguenze
La gravità di questa situazione risiede non solo nella contaminazione in sé, ma anche nel target di questi medicinali e nelle terribili conseguenze già emerse. I farmaci incriminati sono comuni sciroppi e formulazioni orali, ampiamente utilizzati per l’alleviamento dei sintomi associati a raffreddore, influenza e tosse, patologie estremamente frequenti, specialmente in età pediatrica. La tragedia è emersa con la segnalazione, a fine settembre, di cluster di malattie acute e decessi tra bambini nel Paese.
Questi tragici eventi hanno sollevato immediatamente il sospetto che potessero essere direttamente correlati al consumo dei medicinali contaminati. Il dietilenglicole, la sostanza tossica rilevata, è un composto chimico che, se ingerito, innesca una serie di reazioni avverse devastanti. I sintomi iniziali possono includere dolori addominali intensi e vomito, ma l’esposizione può rapidamente progredire fino a causare un danno renale acuto (insufficienza renale), alterazioni neurologiche e, nel peggiore dei casi, la morte. L’OMS ha categorizzato questi prodotti come “scadenti” (substandard) non rispettando i fondamentali standard di qualità e sicurezza e, di conseguenza, li ha etichettati come potenzialmente letali.
Le immediate azioni delle autorità indiane
In risposta a questa grave crisi sanitaria, le autorità sanitarie indiane, sotto l’egida del CDSCO, hanno agito con risolutezza e immediatezza. Sono state impartite precise e severe disposizioni che includono l’ordine di sospensione immediata della produzione presso gli stabilimenti coinvolti nella fabbricazione dei lotti contaminati. Parallelamente, è stato avviato un urgente e capillare ritiro dal mercato di tutti i lotti incriminati, un passo cruciale per interrompere la catena di potenziali avvelenamenti. Inoltre, è stata temporaneamente disposta la revoca delle licenze relative ai prodotti in questione, in attesa di ulteriori indagini e di una piena valutazione delle responsabilità.
Il CDSCO ha fornito un’informazione rassicurante a livello internazionale: al momento, non risultano prove che i medicinali contaminati siano stati esportati al di fuori dell’India. Parimenti, non sono state riscontrate evidenze immediate di traffici illegali che abbiano coinvolto questi specifici lotti a livello transfrontaliero.
La chiamata all’azione e la sorveglianza globale
Nonostante le rassicurazioni sull’assenza di esportazioni dirette, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ritenuto indispensabile lanciare un appello globale a tutte le autorità regolatorie internazionali. L’obiettivo è quello di rafforzare in modo significativo la sorveglianza sul mercato farmaceutico. L’attenzione deve essere focalizzata in modo particolare sulle catene di approvvigionamento informali e non regolamentate, aree che spesso rappresentano un punto debole nel sistema di controllo della qualità dei farmaci. L’OMS ha esortato le autorità a monitorare con estrema attenzione qualsiasi farmaco liquido orale, specialmente quelli destinati all’uso pediatrico, che risulti provenire dagli stessi stabilimenti di produzione coinvolti, con un arco temporale di riferimento che inizia dal dicembre 2024 in poi.
Questa misura preventiva è volta a intercettare precocemente eventuali altre partite di prodotti substandard prima che possano raggiungere i pazienti. L’agenzia ONU ha evidenziato l’urgente necessità di implementare controlli più rigorosi sia nelle fasi di produzione che in quelle di distribuzione dei medicinali, con una particolare enfasi su quelli destinati alla popolazione pediatrica, notoriamente più sensibile agli effetti tossici delle contaminazioni.
Le raccomandazioni per operatori sanitari e cittadini
L’OMS non si è limitata all’emissione dell’avviso e alla richiesta di maggiori controlli, ma ha anche diffuso chiare e dettagliate raccomandazioni dirette a due categorie fondamentali: operatori sanitari e cittadini. La raccomandazione primaria è categorica: non si deve assolutamente utilizzare nessuno dei farmaci identificati. Inoltre, è fondamentale che ogni caso di reazione avversa o di presunta inefficacia terapeutica correlata all’uso di questi prodotti venga immediatamente segnalato alle autorità sanitarie nazionali o ai centri di farmacovigilanza locali, un passaggio cruciale per la raccolta di dati e l’ulteriore verifica. Ai cittadini che dovessero essere in possesso di lotti di Coldrif, Respifresh TR o ReLife, l’invito è di sospendere immediatamente l’uso.
In caso di insorgenza di sintomi sospetti o di malessere dopo l’ingestione, è imperativo ricorrere con urgenza a un medico curante o a un centro antiveleni, dove è possibile ricevere un’assistenza medica appropriata e tempestiva. L’OMS, l’agenzia mondiale per la salute, sta attualmente collaborando attivamente con il governo indiano e con il CDSCO per condurre una ricerca approfondita e identificare la fonte esatta della contaminazione. Questo sforzo congiunto è essenziale non solo per la gestione dell’emergenza attuale, ma anche per prevenire futuri rischi per la salute pubblica e rafforzare la sicurezza dei farmaci a livello globale.