
Una svolta attesa da decenni riapre una delle pagine più oscure della cronaca britannica. Dopo oltre trent’anni di silenzio, un uomo è stato formalmente accusato in relazione alla morte di una ragazzina la cui scomparsa aveva sconvolto un’intera comunità. Le autorità, che non hanno mai smesso di indagare, hanno confermato l’arresto avvenuto nelle scorse ore, riaccendendo la speranza di poter finalmente dare giustizia alla famiglia della giovane vittima. Le indagini, durate anni, hanno visto susseguirsi decine di piste, testimoni e ipotesi, ma fino ad oggi nessuna aveva condotto a un risultato concreto. Ora, grazie a nuovi riscontri, la polizia ritiene di aver individuato il presunto responsabile.
Un sospettato accusato dopo 31 anni
L’uomo, già detenuto per altri reati, è stato raggiunto in carcere dalle accuse per l’omicidio di Lindsay Jo Rimer, la tredicenne scomparsa nel 1994 a Hebden Bridge, nel West Yorkshire, mentre era uscita per comprare dei cereali. L’annuncio dell’arresto è arrivato dalla polizia locale, che ha confermato come le indagini restino tuttora in corso. Gli investigatori stanno contattando persone che potrebbero aver assistito a qualcosa di rilevante nella zona di Hebden Bridge e nell’area di Halifax, nel tentativo di ricostruire con maggiore precisione le ultime ore della giovane.

Il detective capo James Entwistle ha dichiarato che “l’arresto odierno è il risultato del nostro costante impegno per far avanzare l’inchiesta. Stiamo aggiornando la famiglia di Lindsay e, pur comprendendo l’interesse pubblico, non prevediamo sviluppi immediati. Siamo convinti che qualcuno possieda informazioni vitali e lo invitiamo a farsi avanti”.
Una sparizione che sconvolse la comunità
Era il 7 novembre 1994 quando Lindsay, di appena tredici anni, uscì di casa per recarsi in un negozio a circa un chilometro di distanza, dopo essersi accorta che mancavano i cornflakes per la colazione. Non fece mai più ritorno. Le telecamere la ripresero mentre lasciava il punto vendita intorno alle 22:20 e pochi istanti dopo due persone la notarono nei pressi dei giardini commemorativi della città: fu l’ultima volta che venne vista viva.
Cinque mesi più tardi, il suo corpo fu rinvenuto nel canale di Rochdale, zavorrato con una pietra. L’autopsia stabilì che era stata strangolata. Le prime indagini esplorarono numerose piste, ma nessuna portò a un colpevole.
Una ferita mai rimarginata
Per oltre trent’anni la famiglia di Lindsay ha lottato per ottenere risposte. La sorella maggiore Kate Rimer, in un’intervista del 2015, aveva raccontato come la loro esistenza fosse diventata “una condanna a vita”, segnata dall’assenza di giustizia. “Ci manca ogni giorno. Solo quando sapremo chi l’ha uccisa potremo andare avanti”, aveva detto.
Oggi, l’arresto rappresenta un primo passo verso la verità. “Rimaniamo impegnati a dare alla famiglia le risposte che attendono da troppo tempo”, ha concluso il detective Entwistle, invitando ancora una volta chiunque abbia informazioni a contattare la polizia. Dopo più di tre decenni, il caso di Lindsay Jo Rimer potrebbe finalmente trovare una conclusione.