
Le strade si erano appena svuotate, come accade sempre quando il tramonto scivola via e la città comincia a rallentare. I clacson diventano più radi, le saracinesche si abbassano una dopo l’altra, i negozianti chiudono le loro attività mentre le famiglie si riuniscono per la cena. In quell’ora incerta tra il giorno e la notte, anche la frenesia si prende una pausa. Ma spesso è proprio in quel momento di apparente tranquillità che il caos si insinua senza preavviso.
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C’è sempre qualcuno in giro: un tassista che aspetta una corsa, un passante che torna a casa, una madre che affretta i figli lungo il marciapiede. Sono i volti ordinari della quotidianità urbana. Nessuno di loro immagina che, da un istante all’altro, la realtà possa frantumarsi in una colonna di fumo, vetri rotti e lamiere contorte. Nessuno si aspetta di trovarsi a pochi metri da un’esplosione. Ma questo è esattamente ciò che è accaduto.
L’esplosione nel cuore di Guayaquil
Tutto è successo poco dopo le 18:30 di martedì 14 ottobre, ora locale, nella città di Guayaquil, in Ecuador, lungo l’affollata Avenida Joaquín Orrantía, una delle principali arterie cittadine. Un’auto in fiamme, parcheggiata ai margini della strada, ha attirato l’attenzione dei presenti per diversi minuti. Nessuno poteva immaginare che si trattasse di un’auto imbottita di esplosivo, pronta a trasformarsi in una bomba.
Dopo circa cinque minuti di combustione visibile, il veicolo è esploso con violenza devastante, provocando un’onda d’urto che ha colpito edifici, auto in transito e passanti. Il bilancio ufficiale è di due morti e decine di feriti, almeno quattro dei quali ricoverati in ospedale. Tra le vittime, anche un tassista che si era fermato a osservare la scena.
🔴 URGENTE
— LaDefensa (@LaDefensaEc) October 15, 2025
Se reporta un coche bomba este 14 de octubre en la avenida Juan Tanca Marengo, frente al Mall del Sol, al norte de Guayaquil. La explosión dejó, por ahora, a un taxista caído. Hay vidrios rotos en el edificio en forma de barril.
Noticia en desarrollo. pic.twitter.com/m2ZOY6siDo
Chi era la vittima dell’attacco
La vittima identificata è Wellington Benítez, tassista, che si trovava per lavoro nei pressi del centro commerciale situato di fronte al luogo dell’esplosione. Come testimoniato da un video circolato sui social, Benítez aveva arrestato il veicolo per filmare con il cellulare l’auto in fiamme. L’attimo successivo, l’esplosione lo ha travolto, uccidendolo all’istante.
I danni materiali sono ingenti: vetrate infrante, auto distrutte, strutture lesionate. Almeno 25 persone hanno riportato ferite lievi, curate direttamente sul posto. La presenza di numerosi passanti e clienti nel vicino centro commerciale ha sfiorato la tragedia: solo per una serie di coincidenze fortunate l’attentato non ha causato un numero di vittime ben più alto.
Autorità confermano: è stato un attentato
Il Ministro dell’Interno ecuadoriano ha confermato che si è trattato di un attentato dinamitardo. Oltre al veicolo esploso, è stato trovato un secondo mezzo imbottito di esplosivo, che non è detonata. Sul posto sono intervenuti gli artificieri, che hanno effettuato una detonazione controllata per neutralizzare l’ordigno.
All’interno del secondo veicolo sono stati rinvenuti quattro cariche esplosive ad alta potenza, complete di micce di sicurezza e un dispositivo elettronico di attivazione. Secondo le autorità, si tratta di un’operazione eseguita da professionisti legati a gruppi criminali organizzati. “Li troveremo ovunque si nascondano”, ha dichiarato il governatore della provincia di Guayas.

Un’escalation di violenza a Guayaquil
L’attentato non è un caso isolato. Solo lo scorso 26 settembre, un’altra auto è esplosa all’esterno del carcere regionale di Guayaquil. Pochi giorni dopo, il 9 ottobre, la polizia ha disinnescato un ordigno collocato in un veicolo parcheggiato fuori dal penitenziario di Litoral, il più grande e pericoloso del Paese.
Questi episodi confermano il clima di instabilità crescente che si vive in Ecuador, e in particolare a Guayaquil, divenuta negli ultimi anni epicentro di attività criminali e attentati. La città è da tempo nel mirino di gang e narcos che si contendono il controllo del territorio e delle rotte del traffico di droga.