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Cinema in lutto, se ne va un grande protagonista: opere indimenticabili

Pubblicato: 15/10/2025 20:58

Il mondo del cinema piange la scomparsa di uno dei suoi più grandi artisti visivi, un nome che per decenni ha rappresentato la magia della settima arte attraverso immagini divenute immortali. Il suo lavoro ha contribuito a costruire l’immaginario collettivo di intere generazioni di spettatori, trasformando semplici manifesti in opere d’arte capaci di evocare emozioni, ricordi e sogni. Oggi la sua eredità resta incisa nei colori e nei volti dei suoi protagonisti, nei tratti di matita che hanno reso leggendarie alcune delle pellicole più amate di sempre.

La notizia della sua morte ha scosso profondamente il mondo dell’intrattenimento, provocando una valanga di messaggi di affetto e riconoscenza da parte di registi, attori e colleghi. Un tributo unanime a un talento che ha saputo fondere tecnica e poesia, creando un linguaggio universale capace di raccontare il cinema con la forza dell’arte pura.

Il genio che ha dato volto al mito

Drew Struzan, scomparso a 78 anni, è stato l’autore di alcune delle locandine più celebri della storia di Hollywood. La notizia della sua morte è stata confermata dal suo entourage con un messaggio sui social: “Con il cuore pesante devo dirvi che Drew ci ha lasciati il 13 ottobre. Vogliamo che sappiate quanta gioia provava nel sapere quanto amavate la sua arte”.

Nato nel 1947 a Oregon City, Struzan studiò all’Art Center College of Design di Pasadena, dove affinò uno stile unico, caratterizzato da una straordinaria capacità di unire realismo e suggestione visiva. Dopo gli inizi come illustratore di copertine musicali per band come i Beach Boys e i Bee Gees, trovò nel cinema il terreno ideale per esprimere la sua visione. Negli anni Settanta firmò il manifesto di Star Wars, l’opera che lo avrebbe consacrato come il maestro assoluto dell’illustrazione cinematografica.

Un’eredità scolpita nel colore

Da Indiana Jones a Ritorno al futuro, da E.T. a Blade Runner, le sue creazioni sono diventate veri e propri simboli della cultura pop. “Drew creava arte-evento. Bastava uno sguardo ai suoi poster per far riaffiorare la memoria del film”, ha ricordato Steven Spielberg, mentre George Lucas ha aggiunto: “Ha reso epico ciò che era già straordinario. Era un narratore visivo come pochi altri”. Il regista Guillermo del Toro, che lo considerava un amico, ha scritto: “Il mondo ha perso un artista supremo, un uomo capace di comunicare con l’anima attraverso il disegno”.

L’arte senza tempo di un visionario

Struzan lavorava con strumenti tradizionali: matite, aerografo e acrilici, rifiutando l’uso di tecniche digitali. Il suo obiettivo non era solo rappresentare, ma trasmettere emozione e speranza. In un’intervista del 2013 disse: “Non voglio solo raccontare un film, ma far provare qualcosa che resti nel cuore delle persone”. Il suo lascito non è soltanto nei più di 150 poster che portano la sua firma, ma nell’ispirazione che continuerà a offrire a chi vede nel cinema un’arte capace di sognare con gli occhi aperti.

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