Vai al contenuto

Infermiera aggredita in casa di Michael Schumacher: un pilota arrestato per stupro

Pubblicato: 15/10/2025 17:09

Una vicenda sconvolgente ha turbato la tranquillità di Gland, la località svizzera dove vive la famiglia di Michael Schumacher. Un pilota automobilistico è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale ai danni di un’infermiera, episodio che secondo le prime ricostruzioni sarebbe avvenuto all’interno della villa dell’ex campione di Formula 1. A renderlo noto è il quotidiano elvetico 24 Heures, che riporta dettagli inquietanti: la donna sarebbe stata aggredita due volte nella stessa notte, mentre si trovava in stato di incoscienza. La vittima, però, è riuscita a registrare parte dell’episodio con il telefono, fornendo così agli inquirenti un elemento chiave per l’arresto. L’uomo, attualmente in custodia cautelare, nega ogni addebito.

L’accusa: violenza sessuale nella villa dei Schumacher

I fatti risalgono alla notte del 22 settembre 2023, nella residenza privata di Gland, dove Schumacher vive con la famiglia dal suo ritiro dalla vita pubblica dopo il grave incidente del 2013. Secondo 24 Heures, la donna era stata invitata nella villa insieme a un’amica. Durante la serata avrebbe perso conoscenza dopo aver bevuto un cocktail preparato dall’indagato, un uomo di circa trent’anni che si presenta come pilota automobilistico. Al suo risveglio, la vittima si sarebbe accorta di non avere più i vestiti addosso e avrebbe subito denunciato l’aggressione alla polizia cantonale. Gli investigatori hanno trovato riscontri nel racconto della donna, compresa la registrazione audio realizzata con il suo smartphone. Le autorità svizzere parlano di «elementi sufficienti» per giustificare l’arresto immediato del sospettato.

Chi è l’uomo arrestato e a che punto è l’indagine

Il trentenne si definisce pilota professionista, ma il suo nome non è stato diffuso ufficialmente. Sostiene di aver preso parte a competizioni internazionali, anche se non risultano iscrizioni recenti nei principali circuiti europei. È stato fermato nell’ottobre 2023 e rimane in carcere in attesa dell’udienza preliminare. La stampa svizzera riferisce che l’uomo nega ogni responsabilità, dichiarando che i rapporti sarebbero stati “consensuali”. Tuttavia, la Procura del Canton Vaud ha avviato un’inchiesta per violenza sessuale aggravata, sottolineando che la vittima, in base alle analisi mediche, era in stato di incoscienza e quindi impossibilitata a esprimere un consenso valido. Gli inquirenti ritengono che il caso presenti circostanze aggravanti che, se confermate, potrebbero comportare un aumento della pena.

La registrazione audio: la prova chiave per gli inquirenti

Elemento cruciale dell’indagine è la registrazione audio fatta dalla vittima. Secondo 24 Heures, il file conterrebbe due distinti episodi di violenza, avvenuti nella stessa notte. I suoni e le voci registrate sarebbero compatibili con un’aggressione sessuale, anche se la difesa contesta questa interpretazione, parlando di «malinteso». Le autorità giudiziarie, invece, ritengono che il materiale sia «esplicito» e costituisca una prova determinante. Il file, al momento, non è stato divulgato per ragioni di riservatezza, ma risulta depositato agli atti. Secondo quanto riportato anche dal quotidiano britannico Joe.co.uk, l’infermiera avrebbe fornito una memoria dettagliata di quanto accaduto, collaborando pienamente con le autorità elvetiche.

Silenzio dalla famiglia Schumacher e comunità sconvolta

La notizia ha avuto un impatto enorme sulla cittadina di Gland, dove la famiglia Schumacher vive lontana dai riflettori. La villa in cui sarebbe avvenuta la violenza è una delle residenze private più sorvegliate della zona. Nessun commento ufficiale è arrivato dai familiari di Michael Schumacher né dal loro entourage. Fonti vicine alla famiglia, contattate dalla stampa svizzera, hanno preferito non rilasciare dichiarazioni, sottolineando la delicatezza della vicenda. Non risultano precedenti episodi simili nella proprietà, ma la presenza del sospettato in quell’ambiente ha sollevato domande sulla sicurezza e sul controllo degli accessi alla residenza. Le indagini proseguono nel massimo riserbo, mentre la comunità locale resta attonita davanti a una vicenda che, oltre alla gravità dei fatti, tocca uno dei luoghi simbolo della riservatezza della famiglia Schumacher.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure