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“Arrestati”. Shock in strada, la coppia vip in manette in Italia: scena assurda, tutti a bocca aperta

Pubblicato: 16/10/2025 14:50

C’è una strada illuminata solo dai fari delle auto e dalle luci fredde di un’ambulanza in attesa. La notte, appena dopo una vittoria sportiva importante, si trasforma improvvisamente in teatro di un evento inaspettato. L’atmosfera, ancora intrisa dell’adrenalina della competizione, viene rotta da tensioni crescenti che coinvolgono due figure note nel panorama sportivo nazionale. Nessuno, tra chi era presente o di passaggio, avrebbe potuto immaginare che quel tratto di città sarebbe diventato il centro di un episodio destinato a far discutere.

Poco dopo la fine di una partita di grande richiamo, le strade attorno al palazzetto brulicano ancora di tifosi e operatori. In quel contesto si verifica un primo scambio acceso tra una coppia di sportivi, reduci dal campo e dalla fatica agonistica, e il personale di un’ambulanza temporaneamente ferma in attesa di ripartire. Le ragioni della discussione sembrano, all’apparenza, di poco conto: una lite per la viabilità, una richiesta di spiegazioni, qualche parola di troppo. Ma la tensione si fa palpabile, la situazione degenera e, in pochi istanti, si passa dalle parole ai gesti.

L’episodio e la ricostruzione degli operatori del 118

La notte successiva alla vittoria in Eurolega contro il Monaco, la notizia dell’arresto del cestista bianconero Luca Vildoza ha scosso l’ambiente sportivo. Il giocatore, tra i protagonisti della partita vinta al PalaDozza ieri sera, 16 ottobre, è stato fermato dalla polizia insieme alla moglie 26enne, una pallavolista serba. I due sono stati accusati di lesioni personali cagionate a un’operatrice sanitaria di un equipaggio del 118, a seguito di una lite in strada, per motivi che, a un primo esame, sembrano futili. Nonostante l’arresto iniziale, Vildoza e la consorte sono stati rimessi in libertà poche ore dopo, in attesa di ulteriori sviluppi giudiziari.

L’incidente sarebbe avvenuto verso le 23:00, poco dopo la conclusione del match, in via Calori, a breve distanza dal PalaDozza. Secondo la versione fornita dai paramedici, un’ambulanza era ferma, dopo aver accostato, in attesa di partire per un intervento, mentre l’equipaggio individuava il punto esatto di destinazione. In quel momento, sarebbero iniziati i primi screzi con il giocatore e la moglie, sopraggiunti in auto. La lite sarebbe scaturita dalla presunta ostruzione del passaggio in strada causata dall’ambulanza. Gli operatori sanitari hanno raccontato di aver cercato di ignorare le provocazioni per riprendere il servizio, ma l’auto guidata da Vildoza avrebbe continuato a ostacolare il loro percorso.

La situazione è poi degenerata su viale Silvani. Una delle operatrici sanitarie, una donna italiana di 55 anni, è scesa dal mezzo di soccorso per chiedere spiegazioni sull’atteggiamento ostruzionistico. La sua iniziativa ha innescato una reazione violenta. L’operatrice sarebbe stata aggredita prima dalla moglie del cestista, che l’avrebbe strattonata per i capelli e presa per il collo, e subito dopo anche dal playmaker bianconero, che l’avrebbe a sua volta strattonata per un braccio e afferrata per il collo.

Colluttazione, intervento della polizia e decisione del pm

In soccorso dell’operatrice aggredita sono intervenuti gli altri sanitari presenti sull’ambulanza. Successivamente, sono giunti anche gli agenti delle Volanti chiamati sul posto. La polizia ha prelevato il giocatore e la moglie, portandoli in Questura e procedendo all’arresto per lesioni personali cagionate a personale sanitario. Inizialmente era stato fissato un giudizio per direttissima per la mattina successiva.

Tuttavia, il pubblico ministero (pm) ha inaspettatamente rinunciato alla direttissima. È stato, invece, firmato il decreto di rimessione in libertà per entrambi gli accusati. Sebbene entro 96 ore sia prevista un’udienza tecnica per valutare ex post la validità dell’arresto, il provvedimento di liberazione è già stato notificato, garantendo che Vildoza e la moglie rimangano liberi incondizionatamente. Al momento, la squadra di pallacanestro non si è esposta ufficialmente sulla vicenda.

La difesa di Vildoza: aggressione reciproca e fretta di tornare a casa

La posizione della difesa è stata esposta dal legale del giocatore, l’avvocato Mattia Grassani, il quale ha anche confermato che Vildoza partirà regolarmente nel pomeriggio con la squadra per la prossima trasferta di Eurolega. L’avvocato ha attribuito la rinuncia alla direttissima alla presenza di «elementi discordanti» in merito agli eventi della sera precedente.

Grassani ha sottolineato l’esistenza di «due versioni completamente differenti»: quella fornita dalla denunciante e dalla Questura, e quella supportata da due testimoni oculari ancora da interrogare. Ha anche evidenziato la potenziale presenza di molte telecamere nella zona, le cui riprese potrebbero chiarire la dinamica. Riguardo all’aggressione stessa, il legale ha ipotizzato che il «parapiglia, questa colluttazione e questo respingimento sarebbero stati reciproci». Secondo questa versione, non si sarebbe trattato di un’«azione unilaterale» di Vildoza, ma di un’«azione di difesa» scaturita da un «comportamento ritenuto illegittimo da parte dell’ambulanza». Ha poi aggiunto che tra le parti ci sono state delle parole e «forse anche qualche spintone».

Inoltre, la difesa esclude l’inseguimento, sostenendo che il problema fosse un’ambulanza di traverso sulla strada. L’avvocato Grassani ha concluso affermando che il giocatore e la moglie, che è incinta, avevano «premura di tornare a casa» per l’ora tarda, per consumare del cibo da asporto caldo e per riposarsi in vista della trasferta in Eurolega.

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Ultimo Aggiornamento: 16/10/2025 15:06

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