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Protesta in aula: la deputata 5 Stelle rolla uno spinello per denunciare il decreto sicurezza

Pubblicato: 16/10/2025 17:03
Sarah Disabato durante la protesta in aula del Consiglio regionale del Piemonte

Un gesto provocatorio e destinato a far discutere. Nell’aula del Consiglio regionale del Piemonte, la capogruppo del Movimento 5 Stelle, Sarah Disabato, ha mostrato e rollato uno spinello di cannabis light davanti ai colleghi. L’azione, come ha spiegato lei stessa, intendeva denunciare “le vessazioni a cui sono sottoposte le imprese della filiera della canapa” dopo l’entrata in vigore del decreto sicurezza approvato lo scorso giugno.

Spinello di cannabis light mostrato in aula da Sarah Disabato

La protesta in aula e le motivazioni della consigliera

Le nuove norme vietano la produzione, importazione, commercio e vendita delle infiorescenze di canapa, mettendo in difficoltà centinaia di aziende del settore. Durante il suo intervento, Disabato ha affermato: “Oggi mi posso autodenunciare. Sono provvista della famosa infiorescenza a base di Cbd, e siccome sono certa di non drogarmi, decido di procedere tranquillamente.”

Sarah Disabato con lo spinello di cannabis light durante la seduta

Il richiamo del presidente d’aula

La protesta, avvenuta durante il question time, è stata subito interrotta dal presidente di turno, che ha invitato la consigliera a sospendere il gesto. Disabato, però, ha spiegato il senso della sua iniziativa: “Facciamo perdere tempo alle forze dell’ordine che, invece di occuparsi della sicurezza del territorio, vanno a sequestrare prodotti e controllare imprenditori del settore. La Regione Piemonte dovrebbe tutelare queste realtà, non abbandonarle.”

Reazioni e condanna istituzionale

Il gesto della capogruppo 5 Stelle, pur essendo simbolico e legalmente non sanzionabile, ha provocato immediate reazioni. Il presidente del Consiglio regionale, Davide Nicco, lo ha definito “inopportuno e riprovevole in una sede istituzionale”. E ha aggiunto: “Anche se la sostanza non è stupefacente i rischi legati all’uso di droghe, soprattutto tra i più giovani, sono troppo gravi per essere evocati con leggerezza. Chi ricopre una carica pubblica ha obblighi di comportamento virtuoso e di esempio. Le istituzioni devono essere luoghi di responsabilità, non di spettacolo.”

L’Ufficio di Presidenza del Consiglio ha confermato che la sostanza portata in aula non conteneva principio attivo Thc e quindi non aveva effetto drogante. Tuttavia, ha condiviso la posizione di Nicco, sottolineando la “pericolosità simbolica” del gesto. “Evocare pratiche legate al consumo di sostanze, anche solo a titolo dimostrativo, banalizza comportamenti rischiosi e manda un messaggio sbagliato”, ha dichiarato il presidente.

Sarah Disabato durante la protesta nel Consiglio regionale del Piemonte

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