Vai al contenuto

Orrore in Italia, picchia la madre a sangue poi la trascina in strada: “Il motivo è follia pura”

Pubblicato: 16/10/2025 15:59

Le pareti della casa, teatro di una vita intera, hanno assistito in silenzio a un atto di cieca e inaccettabile violenza. Un grido strozzato, interrotto dal fracasso di un corpo che cede alla furia, ha squarciato la quiete domestica. Al centro di questa drammatica scena, un uomo si è scagliato con brutalità inaudita contro la propria madre, picchiandola a sangue durante un litigio. Il suo gesto non si è fermato qui: nel tentativo disperato di nascondere l’atrocità commessa, l’aggressore ha trascinato la donna, ormai inerme e ferita gravemente, in strada, cercando di simulare una banale e sfortunata caduta.

Fortunatamente, il suo cinico piano è fallito: l’intervento immediato delle forze dell’ordine ha posto fine al suo delirio. Un episodio di inaudita violenza domestica ha scosso la tranquillità di un quartiere, riportando drammaticamente l’attenzione sulla piaga della violenza intrafamiliare, un fenomeno che spesso si consuma nel silenzio delle mura domestiche.

La violenza in casa e il disperato tentativo di depistaggio

La dinamica dei fatti, ricostruita con accuratezza dagli inquirenti nel quartiere del Rione Alto a Napoli, è agghiacciante e rivela la gravità dell’aggressione. L’uomo di 44 anni è stato arrestato in flagranza di reato dai Carabinieri. La lite, scaturita per motivi ancora in fase di accertamento, è rapidamente degenerata in una furia cieca da parte del quarantenne. L’uomo ha riversato la sua rabbia sulla genitrice, picchiandola selvaggiamente fino a farla sanguinare copiosamente.

La madre, una donna anziana la cui identità è stata tutelata per ovvie ragioni di privacy, ha subito lesioni multiple a causa della brutalità inaudita dei colpi ricevuti. Non contento della violenza perpetrata, l’aggressore ha poi messo in atto un cinico tentativo di depistaggio. Invece di chiamare i soccorsi o assumersi la responsabilità delle sue azioni, ha trascinato con freddezza la madre, ormai inerme e sanguinante, fuori dall’appartamento e in strada. L’obiettivo era chiaramente quello di far credere che le gravi ferite fossero la conseguenza di una banale, quanto accidentale, caduta. Questo gesto estremo denota una totale mancanza di empatia e la spregiudicatezza nel tentare di eludere le conseguenze delle sue azioni.

L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine e l’arresto

Fortunatamente, l’azione del reo non è passata inosservata. È probabile che siano stati i vicini di casa del Rione Alto, allertati dalle grida disperate della donna o insospettiti dal vedere l’uomo trascinare la madre, a chiamare il numero di emergenza unico 112. Una pattuglia dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, in quel momento in zona per il consueto controllo del territorio, è giunta rapidamente sul luogo della segnalazione, trovando la scena che confermava i sospetti: la donna a terra, visibilmente traumatizzata e ferita gravemente, e il figlio nelle immediate vicinanze, intento a sostenere la versione della caduta accidentale.

Di fronte alla presenza inattesa e rapida delle forze dell’ordine, l’uomo ha tentato un’ultima, vana, mossa: una breve fuga a piedi. I Carabinieri, addestrati a gestire situazioni di emergenza e ad agire con prontezza, hanno immediatamente bloccato e neutralizzato il quarantenne. La resistenza è stata inutile e l’uomo è stato catturato e ammanettato in pochissimi istanti, ponendo fine al suo delirio di violenza e al tentativo di sottrarsi alle sue colpe.

Le accuse, la situazione della vittima e la detenzione nel carcere di poggioreale

Immediatamente dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto in caserma per le formalità di rito. Le accuse a suo carico sono estremamente gravi e comprendono, a seconda della valutazione finale del Pubblico Ministero e del Giudice, ipotesi di reato come lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia. L’elemento aggravante è dato non solo dal vincolo di parentela stretta (il reato commesso nei confronti di un ascendente) ma anche dalla particolare brutalità e dal tentativo di simulazione.

La vittima, soccorsa dal personale sanitario del 118 immediatamente chiamato dai Carabinieri, è stata trasportata in ospedale. Le sue condizioni richiedono cure e accertamenti approfonditi a causa delle percosse subite, ma non si teme per la sua vita. Le autorità hanno avviato tutte le procedure necessarie per assicurare alla donna la protezione e il supporto psicologico indispensabili in un momento così delicato e traumatico. Per l’aggressore, invece, il Sostituto Procuratore di turno ha disposto la custodia cautelare in carcere. Il 44enne è stato quindi tradotto presso l’istituto penitenziario di Poggioreale a Napoli, dove è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria in attesa dell’udienza di convalida e del prosieguo dell’iter giudiziario che stabilirà la sua definitiva condanna. L’episodio, purtroppo, è un triste monito sulla necessità di non sottovalutare i segnali di disagio e di violenza domestica, incoraggiando a denunciare tempestivamente ogni forma di abuso.

Continua a leggere su TheSocialPost.it

Hai scelto di non accettare i cookie

Tuttavia, la pubblicità mirata è un modo per sostenere il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirvi ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, sarai in grado di accedere ai contenuti e alle funzioni gratuite offerte dal nostro sito.

oppure