
Un nuovo terremoto ha scosso l’area dei Campi Flegrei poco prima dell’una di notte, alimentando la tensione in una zona che da settimane convive con il fenomeno del bradisismo e con un’attività sismica che non accenna a diminuire. La scossa, registrata alle 00.59, ha avuto una magnitudo 2.2 ed è stata percepita chiaramente da molti cittadini a causa della sua profondità molto bassa, stimata in appena due chilometri. È bastato un leggero movimento del terreno per svegliare interi quartieri di Napoli, in particolare Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura e Agnano, ma anche i centri limitrofi di Pozzuoli e Bacoli, dove la popolazione è ormai abituata a convivere con scosse quasi quotidiane.
Scossa percepita in diversi quartieri di Napoli
Molti residenti, sorpresi nel sonno, hanno riferito di aver sentito un boato sordo seguito da un breve tremolio, e in diversi casi sono scesi in strada per precauzione. Le prime verifiche non segnalano danni a persone o cose, ma la paura resta forte, complice la memoria dei recenti sciami che hanno interessato la caldera. La Protezione civile e il Comune di Pozzuoli sono rimasti operativi per tutta la notte, mentre i tecnici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno confermato che l’evento rientra nella normale attività sismica dell’area, legata ai movimenti del magma e ai gas nel sottosuolo.
Sorveglianza costante dell’Ingv e appello alla calma
Il monitoraggio dell’Ingv prosegue costantemente, con l’obiettivo di valutare eventuali variazioni nella deformazione del suolo o nella frequenza delle scosse. Le autorità locali invitano la popolazione a mantenere la calma e a seguire solo le comunicazioni ufficiali, evitando allarmismi. Intanto gli esperti ricordano che la dinamica in corso, pur non comportando un rischio immediato di eruzione, richiede attenzione e prudenza: i Campi Flegrei restano uno dei sistemi vulcanici più complessi d’Europa, e la notte appena trascorsa è stata solo un nuovo segnale di un equilibrio geologico delicatissimo.