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“Sei troppo giovane per essere malata”: 13 diagnosi sbagliate, poi la scoperta shock

Pubblicato: 27/10/2025 12:49

Per tredici volte le hanno detto che non aveva nulla di grave. Le hanno parlato di emorroidi, sindrome dell’intestino irritabile, perfino di una sbornia mal digerita. Ma per Milli Tanner, una giovane donna britannica di Evesham, nel Worcestershire, la realtà era un’altra: un cancro al colon, scoperto due anni dopo i primi sintomi, quando ormai la malattia era arrivata al terzo stadio.

Aveva appena 19 anni quando, nel giugno 2021, ha iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco e alla schiena, oltre a notare sangue nelle feci. Ma ogni volta che cercava aiuto, si sentiva ripetere la stessa frase: «Sei troppo giovane per essere malata». Così, tra medici di base, pronto soccorso e visite specialistiche, ha collezionato oltre 20 appuntamenti senza che nessuno sospettasse un tumore.

Solo nel 2023, dopo mesi di sofferenza e di frustrazione, la svolta: Milli decide di fare un test autonomo per individuare tracce di sangue nelle feci. Il risultato è positivo. A quel punto il medico le prescrive una colonscopia, ma le linee guida non prevedono urgenza per i pazienti giovani e i tempi di attesa erano di 60 settimane. Solo un secondo test, richiesto con insistenza, ha permesso di anticipare l’esame e arrivare finalmente alla diagnosi di cancro al colon.

Il tumore si era già diffuso ai linfonodi, costringendo la ragazza a un duro percorso di chemioterapia e radioterapia, seguito da un intervento chirurgico con stomia permanente. Per ridurre il rischio di sterilità, Milli ha deciso di sottoporsi anche al prelievo degli ovuli.

«È stato frustrante, mi sentivo come se stessi impazzendo», ha raccontato la 23enne ai media britannici. «Vorrei dire a tutti: conoscete il vostro corpo meglio di chiunque altro. Se sentite che qualcosa non va, non smettete di insistere finché non trovate una risposta».

Oggi Milli, ancora in cura ma in ripresa, ha deciso di raccontare pubblicamente la sua storia per sensibilizzare sull’importanza di diagnosi tempestive anche nei giovani: «Il cancro è raro alla mia età, ma non dovrebbe mai essere escluso solo per questo».

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