
Un episodio di violenza verbale e fisica ha turbato la comunità politica e civile di Partinico, piccolo comune della provincia di Palermo, con protagonisti il consigliere comunale del Partito Democratico, Gaspare Anzelmo, e il giornalista Pino Maniaci. L’aggressione, avvenuta giovedì 30 ottobre davanti al municipio della cittadina, ha avuto pesanti ripercussioni, portando alle dimissioni ufficiali di Anzelmo dal suo incarico. Il consigliere, che sarebbe rimasto in carica fino al 2027, ha preso la decisione di rassegnare le proprie dimissioni, esprimendo il suo imbarazzo per quanto accaduto e la volontà di lasciare l’incarico pubblico.
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L’incidente davanti al municipio
La vicenda ha avuto inizio durante un servizio giornalistico condotto da Pino Maniaci, noto giornalista dell’emittente locale Telejato, che stava realizzando uno stand-up proprio davanti alla sede del Comune di Partinico. Durante il suo intervento, Maniaci ha accusato Gaspare Anzelmo di fare il doppio gioco, sostenendo che il consigliere comunale, pur dichiarandosi parte dell’opposizione, in realtà stesse sempre appoggiando in modo subdolo l’operato del sindaco. Le accuse si sono concentrate anche su presunti interessi economici di Anzelmo con l’amministrazione comunale, in particolare per quanto riguarda i servizi sociali finanziati dal Comune.
Nonostante le critiche, la situazione è sfociata in un’aggressione fisica. Anzelmo ha reagito insultando il giornalista, apostrofandolo come “fango”, e poi lo ha strattonato ripetutamente, mettendogli le mani in faccia e sputandogli addosso. Un gesto violento che ha scatenato indignazione e preoccupazione, suscitando una condanna unanime da parte della comunità politica e civile di Partinico.

Le dimissioni di Gaspare Anzelmo
A seguito dell’aggressione, Gaspare Anzelmo ha deciso di fare un passo indietro, rassegnando ufficialmente le dimissioni dalla carica di consigliere comunale. L’atto formale, protocollato poche ore dopo l’incidente, ha preso forma in una lettera in cui Anzelmo ha spiegato le motivazioni della sua decisione. “Per me c’è l’impossibilità ad andare avanti nel mio mandato”, ha scritto, aggiungendo di aver avuto un chiarimento con Pino Maniaci, ma di non sentirsi in grado di continuare la sua attività pubblica dopo quanto accaduto. “Provo imbarazzo per quel che ho fatto”, ha concluso.
La notizia delle sue dimissioni ha avuto un’eco immediata, suscitando sia il plauso di molti, che l’indignazione di altri, soprattutto per la gravità del gesto subito dal giornalista. Nonostante l’ammissione di colpa e le scuse pubbliche, l’ex consigliere ha ritenuto che l’unica via percorribile fosse quella delle dimissioni, consapevole che il suo comportamento aveva compromesso non solo la sua figura pubblica, ma anche quella del Partito Democratico a livello locale.
La risposta della segreteria cittadina
Il gesto di Anzelmo non ha trovato un sostegno unanime nemmeno all’interno del suo stesso partito. La segreteria del Partito Democratico di Partinico, rappresentata da Franca Sicula, ha preso le distanze dall’accaduto, condannando senza indugi il comportamento violento del consigliere. In una dichiarazione ufficiale, la segreteria ha ribadito la propria condanna all’aggressione, sottolineando che tale episodio non rispecchiava i valori e la linea politica del Pd locale.
Anzelmo, rispondendo a chi aveva insinuato un possibile contrasto con la segreteria del Pd, ha smentito qualsiasi dissenso con il partito. “Assolutamente smentisco in toto – ha replicato Anzelmo in un’intervista al portale Partinicolive – il documento delle mie dimissioni è frutto di un confronto con la segreteria, e lo condivido pienamente. Dietro questa mia scelta non c’è assolutamente alcun dissenso con la segreteria cittadina”.
Le scuse pubbliche e la reazione della politica locale
Il giorno successivo all’incidente, Gaspare Anzelmo aveva pubblicato una lettera aperta alla cittadinanza, in cui ammetteva l’errore e si dichiarava pentito per il gesto violento. Nonostante l’ammissione e l’assoluta sincerità delle sue scuse, l’opinione pubblica è stata divisa sulla sua decisione di rimanere in carica. Tuttavia, la sua scelta di dimettersi è stata letta da molti come una presa di responsabilità per il gesto, mostrando un comportamento inusuale per la politica italiana, dove spesso i protagonisti di simili scandali non fanno un passo indietro.
I leader politici locali hanno espresso la propria solidarietà a Pino Maniaci, riconoscendo la sua professionalità e il ruolo fondamentale che i giornalisti svolgono nel garantire il diritto all’informazione. Le reazioni alla vicenda, sebbene eterogenee, sono state in gran parte orientate a condannare con fermezza l’aggressione fisica e verbale a danno di un professionista dell’informazione, che ha avuto il coraggio di sollevare una questione scomoda per la politica locale.
Conclusioni: il segno di un cambiamento
L’incidente che ha visto coinvolti Gaspare Anzelmo e Pino Maniaci ha scosso la comunità di Partinico, ma al contempo ha sollevato un’importante riflessione sul ruolo della politica e sul comportamento dei rappresentanti eletti. Le dimissioni di Anzelmo, seppur tardive, sono state un segnale che, in alcuni casi, la politica è disposta ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni, cercando di fare ammenda. Il gesto di violenza che ha segnato la sua carriera, tuttavia, non sarà facilmente dimenticato, e rappresenta una ferita che difficilmente si rimarginerà nel breve periodo.


