
Enzo Iacchetti torna a far discutere. Ospite di È sempre Cartabianca, il conduttore e attore ha affrontato temi politici e internazionali con toni duri, criticando la gestione del conflitto a Gaza, il silenzio delle istituzioni e della Chiesa, e più in generale l’approccio del governo italiano ai principali dossier nazionali. Nel mirino finisce anche Papa Leone XIV, a cui Iacchetti rimprovera una presa di posizione ritenuta troppo prudente sul tema dell’antisemitismo e della crisi in Medio Oriente.
Wuaaaaaaa, qui non si scherza più. Il mezzo comico di Ezio Greggio ha spiccato il volo. Adesso nel suo mirino non c'è più solo la Meloni, ma anche il Santo Padre. Però il libricino non decolla, è già un flop. pic.twitter.com/f86jVgCnDn
— Roberto Avila (@avila92796) November 5, 2025
«Stanno tutti zitti – ha dichiarato – Il Presidente della Repubblica, il Papa, le istituzioni occidentali. Il Papa ha parlato di antisemitismo dicendo che la Chiesa lo combatterà. Ma di quale antisemitismo sta parlando? Servono fatti, non parole». Secondo Iacchetti, di fronte alla situazione nella Striscia di Gaza e all’occupazione della Cisgiordania, le istituzioni religiose e politiche dovrebbero assumere «azioni concrete», come sanzioni o lo stop alla vendita di armi, anziché limitarsi a messaggi di solidarietà.
Il conduttore ha poi attaccato la classe politica italiana: «Viviamo in un clima di tensione costante. Le persone hanno paura, si minacciano sui social, si insultano per strada. Ma chi dovrebbe dare l’esempio non parla, o parla senza dire nulla». Tra i temi nazionali citati anche il Ponte sullo Stretto, definito da Iacchetti «una priorità discutibile», e lo stato della Rai, accusata di seguire logiche più politiche che editoriali.
Le sue parole hanno rapidamente acceso il dibattito online: c’è chi lo accusa di eccesso di semplificazione e chi invece lo applaude per aver “detto ciò che molti pensano e pochi dicono”. Quel che è certo è che, ancora una volta, Iacchetti non ha scelto la via della diplomazia.


